“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Bilancio in chiaroscuro
Alla conferenza Testa parla di tutto, ma non delle spese sostenute dall'Ente. Chiesto lo stato di calamità naturale
BILANCIO IN CHIAROSCURO - Il Piano neve attuato nei giorni scorsi dalla Provincia di Pescara sul territorio di competenza dell’ente si è dispiegato, dal punto di vista pratico e operativo, nell’utilizzo di 40 mezzi messi a disposizione da 31 ditte private e 15 mezzi della Provincia (tra cui 3 turine), oltre a 10 veicoli di sorveglianza dell'ente (cioè i 4x4). Sono state sparse 800 tonnellate di sale e sono stati 40 i dipendenti dell’ente a lavoro, con reperibilità h 24. La spesa complessiva è stata, fino ad oggi, di 270 mila euro, di cui 70mila per il sale (le tonnellate acquistate sono state mille) e il resto per il servizio espletato dalle ditte esterne. Un bilancio complessivo della spesa, però, non è ancora possibile, considerato che altri problemi legati alla viabilità potrebbero sorgere in un secondo momento. A tracciare il bilancio sono stati stamani il presidente della Provincia Guerino Testa e l’assessore provinciale Roberto Ruggieri, insieme al dirigente del settore Lavori pubblici e viabilità Paolo D’Incecco.
RICORDATE LE EMERGENZE - Sono state ricordate, tra l’altro, le situazioni più difficili affrontate durante l’emergenza neve: a Roccamorice, sulla Santa Teresa-Pianella, lungo la strada provinciale 60 per Passo Lanciano (ancora chiusa per pericolo valanghe su indicazione del Corpo forestale dello Stato) e lungo la strada 487 che porta da Sant’Eufemia a Passo San Leonardo. Ma, con un pizzico di soddisfazione, sono stati sottolineati anche “l’ottimo lavoro del personale della Provincia, la collaborazione che c’è stata con i Comuni, e la capacità di organizzare tutto per tempo, considerato che il Piano neve era pronto in linea di massima dal mese di settembre. Sono questi i fattori che hanno consentito di avere le strade pulite e percorribili. E poi è andato tutto nel migliore dei modi anche grazie all’ordinanza emessa nei mesi scorsi per fare in modo che tutti avessero a bordo le catene o circolassero con gomme termine. Quel provvedimento è stato inizialmente contestato ma si è rivelato molto utile e ha consentito una maggiore sicurezza”.
CHIESTO LO STATO DI CALAMITA' - Nei giorni scorsi la Provincia ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale, a seguito dell’ondata di maltempo. Con apposita delibera sarà quantificata la spesa totale, anche per richiedere parte della somma alla Protezione civile.
Red. independent