“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Bilancio in chiaroscuro
Alla conferenza Testa parla di tutto, ma non delle spese sostenute dall'Ente. Chiesto lo stato di calamità naturale
BILANCIO IN CHIAROSCURO - Il Piano neve attuato nei giorni scorsi dalla Provincia di Pescara sul territorio di competenza dell’ente si è dispiegato, dal punto di vista pratico e operativo, nell’utilizzo di 40 mezzi messi a disposizione da 31 ditte private e 15 mezzi della Provincia (tra cui 3 turine), oltre a 10 veicoli di sorveglianza dell'ente (cioè i 4x4). Sono state sparse 800 tonnellate di sale e sono stati 40 i dipendenti dell’ente a lavoro, con reperibilità h 24. La spesa complessiva è stata, fino ad oggi, di 270 mila euro, di cui 70mila per il sale (le tonnellate acquistate sono state mille) e il resto per il servizio espletato dalle ditte esterne. Un bilancio complessivo della spesa, però, non è ancora possibile, considerato che altri problemi legati alla viabilità potrebbero sorgere in un secondo momento. A tracciare il bilancio sono stati stamani il presidente della Provincia Guerino Testa e l’assessore provinciale Roberto Ruggieri, insieme al dirigente del settore Lavori pubblici e viabilità Paolo D’Incecco.
RICORDATE LE EMERGENZE - Sono state ricordate, tra l’altro, le situazioni più difficili affrontate durante l’emergenza neve: a Roccamorice, sulla Santa Teresa-Pianella, lungo la strada provinciale 60 per Passo Lanciano (ancora chiusa per pericolo valanghe su indicazione del Corpo forestale dello Stato) e lungo la strada 487 che porta da Sant’Eufemia a Passo San Leonardo. Ma, con un pizzico di soddisfazione, sono stati sottolineati anche “l’ottimo lavoro del personale della Provincia, la collaborazione che c’è stata con i Comuni, e la capacità di organizzare tutto per tempo, considerato che il Piano neve era pronto in linea di massima dal mese di settembre. Sono questi i fattori che hanno consentito di avere le strade pulite e percorribili. E poi è andato tutto nel migliore dei modi anche grazie all’ordinanza emessa nei mesi scorsi per fare in modo che tutti avessero a bordo le catene o circolassero con gomme termine. Quel provvedimento è stato inizialmente contestato ma si è rivelato molto utile e ha consentito una maggiore sicurezza”.
CHIESTO LO STATO DI CALAMITA' - Nei giorni scorsi la Provincia ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale, a seguito dell’ondata di maltempo. Con apposita delibera sarà quantificata la spesa totale, anche per richiedere parte della somma alla Protezione civile.
Red. independent