“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Bilancio 2015 Pescara, Alessandrini: “Tagliato il tagliabile”
Zagat: "Scommettiamo su raccolta differenziata e opere realizzabili". Ma gli artigiani invocano il metodo Cottarelli: "I politici tolgano compensi e benefit"
“Siamo al lavoro da mesi per far quadrare i conti lasciati in disordine da altri, è quello che abbiamo ribadito anche all'incontro avuto con Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, Casa. Con l'assessore al Bilancio Bruna Sammassimo abbiamo fatto presente le linee su cui si è lavorato, partite dalla necessità di coprire il disavanzo del consuntivo, con la necessità di non aumentare la spesa corrente e con un pesante taglio alle spese non necessarie”.
La precisazione arriva dal sindaco di Pescara, Marco "Zagat" Alessandrini, che spiega che il Comune, conti alla mano, si è trovato di fronte alla necessità inderogabile di coprire uno sbilanciamento pari a 10 milioni euro circa, di cui 6 milioni per minori entrate che derivano dalla necessità di rendere trasparente il Bilancio così come richiesto dalla legge, dalla Corte e dai Revisori dei Conti e 4 di maggiori spese inderogabili e incomprimibili.
"Per coprire tali spese - spiega Zagat - siamo stati costretti a portare la tassazione al massimo e abbiamo tagliato per oltre 3 milioni la spesa corrente (a cui abbiamo risposto, fra l'altro, non rinnovando 4 dirigenti, generando un risparmio anche sul direttore generale e sullo staff pari a 600.000 euro su base annua rispetto a chi ci ha preceduto). Abbiamo illustrato le strategie che hanno determinato queste scelte dolorose e le difficoltà appalesate, abbiamo dovuto tenere conto di due richiami della Corte dei Conti e del parere negativo dato dai Revisori per la prima volta nella storia del Comune. questa operazione ha avuto come esito un bilancio trasparente e veritiero e con certezza sulle voci di entrata, senza più margini di sovradimensionamento delle entrate con successiva creazione di residui attivi non esigibili, com’è accaduto. Ci siamo trovati di fronte a spese incomprimibili, obbligatorie e in parte spostate al 2014 da chi ci ha preceduto. Situazione ben rappresentata dalla tabella allegata. Le categorie hanno manifestato le difficoltà economiche, anche a noi ben note, in cui si trovano i loro assistiti e la città nel sostenere ulteriori pesi tributari e hanno espresso indicazioni per migliorare e razionalizzare ancor di più la spesa comunale. Suggerimenti di cui faremo tesoro nella predisposizione del bilancio 2015 su cui stiamo già lavorando, con l'obiettivo di produrre sviluppo e abbassare la pressione fiscale che siamo stati costretti a portare al massimo".
Quattro sono i fronti su cui la nuova giunta si è già attivata: rilancio di Pescara Parcheggi con potenziamento dei servizi, una nuova governance e obiettivi di efficientamento utili a riportare a reddito la società; raccolta e smaltimento dei rifiuti in sinergia con la Regione, per portare la raccolta differenziata al 65% in tre anni; avviare una revisione della spesa per impianti sportivi, strutture museali e gestione del verdi; triennale delle opere pubbliche che preveda opere necessarie alla città, fra cui il completamento della Riviera Sud.
LA RISPOSTA DEGLI ARTIGIANI. "Il Comune di Pescara metta in campo un suo 'metodo Cottarelli' prima che sia troppo tardi e che il sistema delle imprese collassi sotto i colpi di un aumento della tassazione senza precedenti, che sta per abbattersi sulla citta'. E intanto, per dare il buon esempio, la classe politica si riduca compensi e benefit". Lo affermano, in una nota congiunta, le cinque principali sigle che rappresentano il mondo dell'artigianato e del commercio aderenti a Rete Imprese Italia (Casartigiani-Cna-Confartigianato-Confcommercio-Confesercenti) all'indomani dell'incontro che a Palazzo di Citta' ha messo faccia a faccia gli amministratori comunali pescaresi e le associazioni che rappresentano il mondo della piccola e media impresa dell'artigianato e del commercio per discutere dell'annunciato salasso fiscale in arrivo. "Possiamo anche essere disposti ad accettare le "lacrime e sangue" che saremo costretti a versare ma e' indispensabile", dicono le cinque sigle, "che all'ulteriore inasprimento di tasse e imposte su cittadini e imprese corrisponda un convinto e immediato piano di "spending review". Un piano che parta innanzitutto dall'interno del Palazzo di citta', affinche' siano gli stessi consiglieri e rappresentanti dell'Amministrazione a lanciare un segnale di riduzione delle spese per la politica. Tra l'altro le cinque sigle temono che gli effetti della manovra non siano quelli sperati dalla giunta, "visto che a detta degli stessi amministratori il tasso di mancato pagamento da parte dei contribuenti e' elevatissimo". Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti indicano alcune strade possibili per il taglio delle spese, a cominciare dalla dismissione delle societa' partecipate e chiedono di intervenire su stadio, strutture culturali, consulenze e incarichi esterni.
Redazione Pescara