Bici vietate e pedoni sulla Filovia

Il sindaco di Pescara Carlo Masci spiega l’ordinanza che preannuncia multe ai trasgressori

Bici vietate e pedoni sulla Filovia

Era il 16 ottobre 2002 quando l'allora sindaco di Pescara, Carlo Pace, firmò l'ordinanza per vietare la circolazione di tutti i veicoli su via Castellamare e per aprire alla circolazione delle bici la pista ciclabile. Già da allora era tutto chiarissimo, quindi. E cioè, le due ruote avrebbero dovuto muoversi sulla pista ciclabile. Per i pedoni, invece, ci sono i marciapiedi, e d'altronde è il Codice della strada a dire che i pedoni devono circolare al di fuori della carreggiata stradale. L'ultima ordinanza del Comune, firmata nei giorni scorsi, non aggiunge e non toglie nulla per ciò che riguarda i ciclisti e consente il transito dei mezzi della Tua su via Castellamare Adriatico, con l'apposizione della relativa segnaletica.

Dopo 22 anni, e dico 22, dalla prima ordinanza, i consiglieri comunali Pettinari, Di Pillo e Artese si dicono inspiegabilmente stupiti di fronte al nuovo provvedimento del dirigente competente e parlano addirittura di "imposizione autoritaria" e puntano l'indice accusatore contro il Comune che avrebbe "inibito la strada parco ai cittadini che fino ad oggi l’hanno frequentata e goduta" e lo avrebbe fatto senza alcuna "concertazione".

Tutto ciò che si sta facendo, voglio ribadirlo ancora una volta a chi si agita e fa solo confusione, fa parte di un percorso chiarissimo e trasparentissimo, quello legato al transito esclusivo dei filoveicoli del trasporto pubblico locale (T.P.L.) elettrificati con tecnologia innovativa a zero impatto ambientale: non c'è alcun mistero su questo, a Pescara se ne parla da decenni, la giustizia amministrativa si è pronunciata e le procedure per la filovia sono andate avanti e continueranno ad andare avanti fino all'attivazione del servizio di trasporto pubblico. A tutti coloro che hanno provato a bloccare questo processo sembrerà strano, ma stiamo semplicemente facendo ciò che andava fatto e ciò che i pescaresi vogliono che si faccia perché nel programma elettorale della nostra coalizione questo punto era limpido e gli elettori ci hanno eletto anche per questo. Si chiama democrazia, per qualcuno il concetto sembra essere poco digeribile, ma questo qualcuno dovrà rassegnarsi al volere dei cittadini, che si sono espressi con un voto che non lascia spazio a dubbi. Da una parte ci sono un sindaco e una maggioranza che hanno presentato un programma che prevede l'attivazione in tempi brevi della filovia sul sedime viario individuato 30 anni fa e sostenuto da tutte le amministrazioni che si sono succedute alla guida della città, dall'altra c’è una opposizione minoritaria la cui proposta di cancellazione della filovia è stata bocciata. In tale scenario spiace essere accusato di autoritarismo: a volersi imporre sul destino della filovia, oramai è evidente a tutti, è una minoranza chiassosa che non si è arresa neppure di fronte all'esito dei tanti ricorsi e continua a protestare cercando di far passare il concetto che il Comune sbagli sempre e comunque quando si va ad incidere sulla strada parco. Detto ciò provo a suggerire di rivolgersi ai nostri uffici, sempre disponibili a fornire qualsiasi tipo di informazione, prima di diffondere notizie prive di fondamento: sulla strada parco bici e pedoni possono continuare e transitare, essendoci pista ciclabile e marciapiedi.

Questa la nota stampa del sindaco di Pescara Carlo Masci a proposito dell’ordinanza che vieta il passaggio pedonale e quello delle bici sulla corsia ‘centrale’ destinata ad ospitare il ‘famigerato’ progetto Filovia, contestatissimo, da troppimritenuto assolutamente inutile perché datato e inefficace contro il problema del traffico tra Pescara e Montesilvano.