Berlinguer e il Rigor Montis

AUSTERITY. BERLINGUER VS. MONTI. Cosa avrebbe detto l'intimenticabile segretario del Partico Comunista Italia, Enrico Berlinguer, a proposito dell'austerity? Un'idea su quello che poteva essere il suo pensiero ce l'abbiamo grazie alla raccolta dei suoi discorsi, pubblicata sul sito internet www.enricoberlinguer.it. «Una politica di austerità - pensava il segretario - , invece, deve avere come scopo – ed è per questo che essa può, deve essere fatta propria dal movimento ope­raio – quello di instaurare giustizia, efficienza, ordine, e, aggiungo, una moralità nuova». Parole, che a molti, potrebbero sembrare anche banali ma se le si applicasse al contesto storico del paese, ecco che assumerebbero un significato profondissimo. Perchè? Ve lo spieghiamo noi di Abruzzo Independent.

PERCHE' NON SI TAGLIANO I COSTI DELLA POLITICA? E' vero che stiamo vivendo la peggiore crisi economica dal 1929 in poi. E' vero pure che il Governo Monti ha introdotto dei provvedimenti sulla Spending Review giusti: quali, ad esempio, l'abolizione del 50% delle province italiane. Ma l'uomo voluto dal presidente Giorgio Napolitano ha pensato soprattutto a mettere tante tasse: come l'Imu e l'aumentato delle accise sulla benzina (solo per citarne alcune). E perchè, invece, non ha pensato alle patrimoniali come sta facendo Obama negli Stati Uniti e Hollande in Francia? Ma soprattutto non ha tagliato il numero dei parlamentari e quello dei senatori della Repubblica italiana: a cosa diavolo servono quei 630+315? Queste politiche significano solo che a pagare la crisi economica saranno le fasce più deboli della società: gli operai, le famiglie, i padri separati, i malati, etc etc; e non coloro, invece, che possono sopportare ben altro. Riflettete su questi semplici spunti e capirete perchè la politica europeista e finanziaria del Governo non può essere definita "giusta ed equa".  

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