“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
CALCIO. ASPETTANDO LA LAZIO. Lo yin e yang, il bene e il male, Davide e Golia, il bianco e il nero, il sì e il no, la luce e la tenebra, il sogno e l'incubo, il più e il meno, la realtà e la finzione. E ancora, il classico e il moderno, la Newteam e la Mappet, il pene e la vagina, il dolce e l'amaro, l'oasi e il deserto, il liscio e il riccio, il vero e il falso. Una moderna partita da 'Fuga per la vittoria' tra i prigionieri e i campioni tedeschi. I vangeli apocrifi e quelli riconosciuti. La vita e la morte. Il Pescara e la Lazio. La partita per eccellenza tra gli opposti è servita su un piatto d'argento dopo 20 anni trascorsi, almeno in riva all'Adriatico, a immaginarla anche quando le categorie di differenza non davano neanche la possibilità di sognare ad occhi aperti.
UN DISSAPORE TRANSGENERAZIONALE. Un regolamento di conti aperto dal 1977 tra le tifoserie che, per induzione, è stato trasmesso direttamente alle maglie dei calciatori in campo. Tutto iniziò a causa di uno 'scherzo' maligno che mise in condizione i pescaresi in trasferta a Roma di entrare nella curva sbagliata (quella laziale), venendo picchiati e spogliati di tutti i vessilli, prima di raggiungere la gradinata opposta. Oggi i tifosi del Pescara chiedono nuovamente vendetta, che dovrà essere consumata in campo con una gara tutta cuore da parte di Cascione e compagni che stanno ricevendo un incitamento continuo da parte dei sostenitori biancazzurri.
LA GARA E' GIA' INIZIATA. Già questa mattina, infatti, la squadra sarà catechizzata presso il campo di allenamento come se la sfida fosse già cominciata. E non importa che mister Stroppa abbia qualche elemento importante fuori gioco (ad esempio Weiss): l'impresa viene chiesta con ogni mezzo a disposizione, col bello o il cattivo tempo, in salute e in malattia. 20 anni di attesa valgono la pretesa forte e determinata da parte dei tifosi di vedere 11 leoni in campo. La partita della vita è già iniziata. Dai Pescara, vinci per noi!
Fernando Errichi