Battaglia sull'acqua di Canistro. Il Tar L'Aquila blocca il bando regionale per la concessione

Continua il braccio di ferro a colpi di carte bollate tra la Santa Croce Spa e la Regione Abruzzo. Intanto il futuro dei 75 dipendenti è nero

Battaglia sull'acqua di Canistro. Il Tar L'Aquila blocca il bando regionale per la concessione

BATTAGLIA SULL'ACQUA DI CANISTRO: TAR BLOCCA BANDO PER LA CONCESSIONE. In Abruzzo è in corso una durissima battaglia per la concessione alla captazione di acqua minerale dalla sorgente Sponga di Canistro. I giudici amministrativi de Tar di L'Aquila hanno, infatti, ordinato all'ente regionale di sospendere la valutazione delle domande che devono arrivare entro il 15 dicembre prossimo in attesa di pronunciarsi sulla sospensiva nell'udienza fissata il 21 dicembre prossimo.

E' stata la societa' Santa Croce spa che insieme alla Italiana Beverage srl ha presentato un ricorso in opposizione al bando di gara per la concessione.

Tutto ciò, che in pratica allunga i tempi di definizione di questa complicata vicenda, avrà ripercussioni sul destino dei 75 dipendenti dello stabilimento che vedono nel loro futuro il pericolo della disoccupazione.

"Ho depositato questa mattina un'iniziativa legislativa con la quale si ampliano i motivi di mancata concessione, ovvero di decadenza del permesso o della concessione, per la ricerca, la coltivazione e l'utilizzazione di acque minerali, termali e di sorgente esistenti sul territorio regionale – è quanto comunica in una nota il Consigliere Maurizio di Nicola - A tal fine, si introducono tra le cause di diniego o revoca di detti titoli autorizzativi l'irregolarità contributiva e le gravi violazioni in materia fiscale e previdenziale, in conformità a quanto previsto dal nuovo Codice degli appalti. La proposta, dunque, è finalizzata a migliorare il processo di gestione delle concessioni, mediante l'introduzione di strumenti di maggior garanzia per la Pubblica Amministrazione che, ad esempio, si vede non corrispondere tasse o imposte dal soggetto a cui la Regione concede lo sfruttamento della risorsa idrica, ma soprattutto a tutela di un bene comune della collettività quale è l'acqua. Una misura equa- conclude Di Nicola- che migliorerà i rapporti trilaterali tra la P.A. che affida il servizio, il soggetto gestore e l'Ente impositore."

Noi di AbruzzoIndependent.it avevamo ricevuto, in occasione di una precedente gara per il rinnovo della concessione, una mail addirittura dal Anonymous che potete leggere in questo articolo

Redazione Independent