“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Basket. Super Monaldi regala alla Proger la permanenza in A2
Nello scontro diretto contro il Legnano finisce 74-73. L'analisi del nostro esperto Stefano Tortoreto
SUPER MONALDI REGALA ALLA PROGER LA PERMANENZA IN A2. NELLO SCONTRO DIRETTO CONTRO LEGNANO FINISCE 74-73. Non ci stancheremo mai di sottolineare il fascino di questo sport, il basket, che ieri sera, alla luce della più brutta e nervosa gara mai vista al PalaLeombroni, ha regalato ad una Proger sbiadita e deconcentrata, oltre che scarica mentalmente, una permanenza in serie A2 fino a pochi secondi dal termine inaspettata. I ragazzi di coach Galli hanno giocato una partita a dir poco pessima, con percentuali al tiro disastrose ed un’attenzione sotto canestro a dir poco imbarazzante, che ha permesso ai diretti rivali di Legnano di catturare addirittura 41 rimbalzi, di cui ben 13 in attacco. E tutto sommato non si può inveire più di tanto, nel finale di una stagione massacrante oltre che sfortunata, contro questi splendidi ragazzi che, a dire il vero, hanno dato l’anima durante tutto il percorso del campionato. Come molto spesso nello sport (e nella vita) accade, ieri sera le Furie hanno raccolto il frutto di enormi sacrifici fatti, insieme con tutto lo staff, durante un cammino più che travagliato ed hanno trovato nella buona sorte la compensazione di tante gare perse all’ultimo secondo – un po’ immeritatamente, un po’ a causa dell’inesperienza di una squadra giovanissima – e che hanno costituito motivi di grande rammarico per le occasioni sfumate. Proprio a proposito di questo, è giusto ricordare come i ragazzi di Massimo Galli hanno tenuto testa a tutte le più grandi realtà del campionato, a cominciare dalla sciagurata prestazione di Ravenna, per non parlare delle gare perse all’ultimo istante in casa contro Imola, Mantova e Roseto. Contro i Knights di coach Ferrari ieri sera la dea bendata ha deciso di ricompensare gli sforzi fatti dalla Proger che peraltro, nell’ultima frazione, dopo aver ammutolito di paura e sconforto il pubblico del PalaLeombroni nei primi tre quarti di gara, è tornata ad essere la Proger combattiva e tutto cuore che siamo abituati a vedere. Sugli scudi, nel giorno del suo ventitreesimo compleanno, Diego Monaldi con una super prestazione – 30 punti, con 6/10 da tre punti, il 53% dal campo e la bomba finale a 3 secondi dal termine – e un grande Matteo Piccoli, mai domo e fondamentale nello scacchiere difensivo delle Furie – con 4 palloni recuperati nel finale e capace di limitare un Nik Raivio nell’ultimo quarto di gara e sino ad allora imprendibile con 8/9 da due ed il 56% dal campo con 7 rimbalzi.
LA GARA. Coach Galli parte con un quintetto piccolo, con Monaldi, Sergio, Piccolo, Lilov e Armzood; coach Ferrari risponde con l’applauditissimo ex Palermo, Raivio, Sacchettini, Laudoni e Maiocco. Le prime realizzazioni sono proprio di Matteo Palermo che, con la prima tripla di Raivio, piazzano il primo minibreak della gara, costringendo Cedro Galli a chiamare time out dopo tre minuti sul punteggio di 2-8. La Proger non c’è, mentre i Knights impongono il proprio gioco in scioltezza, con una difesa asfissiante che manda in tilt le Furie e con triple di Raivio, Maiocco e Laudoni cui risponde il solo Diego Monaldi. A 3:38 dal termine della prima frazione Legnano è avanti 9-18 e coach Galli inserisce Allegretti al posto di Piccoli e Andrea Piazza al posto di Sergio. Le squadre sono entrambe con il bonus falli, Sacchettini commette il terzo ma la Proger in attacco ha poche idee e riesce a chiudere in vantaggio il primo quarto 20-19 grazie ad una delle penetrazioni impossibili di Piazza ed a qualche tiro libero. Mancano all’appello Isaiah Armwood, che soffre in maniera pazzasca la marcatura di Maiocco, e Ivan Lilov, impreciso dalla linea dei 6,75 (chiuderà la gara con 0/6). Il recupero del punteggio da parte delle Furie, nonostante la partita sia di un livello molto scadente, fa ben sperare il pubblico del PalaLeombroni all’inizio del secondo quarto. Succede invece l’inverosimile: Raivio mette la quinta ed inizia uno show personale che permette ai Knights di allungare 21-30 a 7:24. Altro time out di coach Galli, rientrano Sergio e Monaldi per Sergio e Piccoli mentre Vedovato da fiato ad Isaiah Armwood, visibilmente stanco e snaturato dalla marcatura di Maiocco. Le Furie vanno in totale black out, segnano soli 3 punti in sette minuti, Legnano allunga 23-36 grazie anche ad un paio di giochi in transizione e sul PalaLeombroni cala un pesantissimo silenzio. Solamente un paio di triple di Piazza e Monaldi accorciano il punteggio e mandano le squadre al riposo lungo sul 31-40. Per la prima volta nella storia del basket teatino le Furie tornano negli spogliatoi tra i sonori fischi di un pubblico sempre meno numeroso, è buio totale. Sale il nervosismo tra i tifosi biancorossi, i commenti sono pessimi da parte di tutti, c’è nell’aria uno sconforto pari ad un lutto familiare. E la ripresa del gioco non si discosta granché da quanto visto prima: i Knights rientrano motivati e riescono ad avere il possesso per oltre un minuto ad inizio quarto, con tre rimbalzi offensivi ed i conclusivi due liberi realizzati da Palermo. Laudoni spadroneggia e segna tra le braccia di Armwood ed Allegretti. Il punteggio non cambia e coach Galli chiama il terzo timeout a metà frazione sul punteggio di 35-48. A 3:30 dal termine Raivio inventa un assist per Fattori che con una finta sotto canestro si vede Armwood franargli addosso: è lo specchio della partita. Silenzio tombale sul PalaLeombroni, si sentono solo i coach che danno istruzioni ai propri giocatori. Con il bonus raggiunto da entrambe le squadre si va spesso in lunetta ed il terzo quarto termina 45-54. Il pubblico non ci crede più ma resta calamitato sulle poltroncine del palazzetto, quella fiammella di speranza non è ancora andata via… La chiave della gara la decide coach Galli, mettendo Matteo Piccoli francobollato a Nik Raivio, fino ad allora padrone del campo in lungo e largo; al resto ci pensa Diego Monaldi, con due triple immediate ed una penetrazione che riportano le Furie in partita sul 53-56. Senza Nik Raivio e con il quarto fallo dell’ottimo Maiocco, i Knights evidenziano ancor più i loro limiti di classifica e le gambe iniziano a cedere, dopo una gara condotta al loro ritmo. A 4:36 dal termine una tripla di Piccoli ed un successivo fallo di sfondamento preso da quest’ultimo su un’entrata di Martini riaccende il fuoco sul pubblico del PalaLeombroni, che va in tripudio su uno schiaccione di Armwood: è il primo vantaggio della gara 61-60. E’ l’inizio di un’altra gara! Una tripla di Maiocco ed un’importantissima bomba di Sergio alzano il ritmo della gara. A 19 secondi dal termine la Proger è sotto 70-73, la gara sembra segnata. Ma ci sono l’energia e la sfrontatezza di Matteo Piccoli con cui non avevamo fatto i conti: ruba palla su una rimessa di Legnano e costringe Maiocco al quinto fallo. In lunetta però fa 1/2 e Gigi Sergio commette fallo a rimbalzo. Siamo sul 71-73 e Laudoni va in lunetta a 14 secondi dal termine per il canestro della vittoria. Ma la palla scotta e non entra nel canestro. Il rimbalzo è di Diego Monaldi che gestisce in solitudine gli ultimi secondi di gara: tenta una prima penetrazione, una seconda, alla fine decide per il tiro da tre. E’ l’apoteosi!!! Il tiro è precisissimo e morbido, e quella retina flessa rimarrà a lungo nella mente di tanti tifosi teatini. Le Furie sono avanti 74-73 a 2:87 dal termine. Ferrari chiama timeout, Galli ne chiama un altro, sulle gradinate è già festa, urlano tutti, alcuni sono con le lacrime agli occhi. L’ultima rimessa è per Legnano che sbaglia il tiro con Palermo. Le Furie sono matematicamente salve, dopo la più incredibile gara mai vista al PalaLeombroni. Diego Monaldi, ancora in trance agonistica, si toglie la maglia visibilmente emozionato. E’ tripudio!!!
CONCLUSIONI. Se lo scorso anno l’arrivo di coach Galli era stato visto dai più con grande scetticismo per poi successivamente esser apprezzato per l’enorme lavoro svolto con la valorizzazione di giovani, uno su tutti Ancellotti, l’attuale stagione può essere tranquillamente sancita come ‘il capolavoro’ che Cedro è riuscito a fare, unitamente a tutto lo staff della Proger. Non dimentichiamo l’inizio del campionato con una squadra di giovanissimi non di categoria, i numerosi infortuni patiti, primo tra tutti quello di Ty Abbott, che ha costretto la società a riorganizzare la squadra a metà campionato. Non dimentichiamo neanche un budget ridotto a disposizione, a fronte di colossi come Treviso, Imola, Mantova e Verona. Ma soprattutto, non dimentichiamo che la serie A mancava a Chieti dal lontano campionato 1981-82. Un grazie particolare va al presidente Gianni Di Cosmo per aver ostinatamente creduto a tutto ciò, anche contro i fantasmi. Immenso coach Massimo Galli, per la professionalità, competenza e amore che mette in questa fantastica professione. Grandissimo tutto lo staff Proger per l’impegno profuso ed il traguardo raggiunto dopo mille avversità. Sappiamo da subito che il prossimo campionato sarà di grandissimo livello. Il più grande ringraziamento va a dieci splendidi ragazzi che hanno creduto sempre nel raggiungimento di un obiettivo difficilissimo: a voi un futuro pieno di soddisfazioni. Grazie Furie!!!
Tabellino: Proger Chieti - Europromotion Legnano 74-73 (20-19, 11-21, 14-14, 29-19)
Proger Chieti: Piazza 7 (2/4, 1/2), Allegretti 8 (3/4, 0/3), Piccoli 5 (0/2, 1/1), Vedovato, Sergio 3 (0/5, 1/3), Lilov 8 (2/6, 0/6), Monaldi 30 (3/7, 6/10), Armwood 13 (4/9, 0/1) N.E.: Marchetti, Sipala, De Martino
Tiri Liberi: 19/27 – Rimbalzi: 33 19+14 (Armwood 7) – Assist: 12 (Lilov 4)
Europromotion Legnano: Navarini 1 (0/3 da tre), Maiocco 11 (0/1, 3/5), Palermo 15 (4/8, 1/5), Martini 8 (4/5, 0/1), Fattori 9 (3/4, 0/1), Sacchettini, Raivio 21 (8/9, 1/7), Laudoni 8 (2/3, 1/3) N.E.: Guidi, Rinke, Gastoldi, Pacher
Tiri Liberi: 13/22 – Rimbalzi: 41 28+13 (Maiocco 10) – Assist: 13 (Maiocco 4) – Cinque Falli: Fattori, Maiocco
Stefano Tortoreto