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Balsorano: arrestati dipendente e ex assessore per reati contro la pubblica amministrazione
Impressionante il numero dei reati contestati dalla Procura: turbativa d'asta, abuso d'ufficio, corruzione e falso ideologico
BALSORANO: ARRESTATI DIPENENTI DEL COMUNE PER REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. La Polizia di Stato, alle prime luci dell’alba di questa mattina, ha eseguito nella Marsica, in provincia dell’Aquila, alcuni provvedimenti limitativi della libertà personale emessi a carico di alcuni dipendenti pubblici ed imprenditori per reati contro la Pubblica Amministrazione. L’operazione, condotta da personale della Squadra Mobile di L’Aquila, del Commissariato di Avezzano e della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Avezzano, conclude un’elaborata indagine relativa a diversi reati contro la Pubblica Amministrazione che ha coinvolto alcuni amministratori locali, un tecnico del Comune di Balsorano (AQ), alcuni liberi professionisti e titolari d’imprese private.
LE PERSONE COINVOLTE NELL'INDAGINE. Più in particolare, sono state eseguite un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari (M.P., di anni 58, dipendente comunale), tre divieti di dimora dal Comune di Balsorano (T. S. R., di anni 44, all’epoca dei fatti assessore, C. G., di anni 60, amministratore comunale, G. A., di anni 36, imprenditore) e due divieti di dimora dal Comune di Balsorano con la contestuale sospensione dalla professione per 12 mesi (M. A., di anni 53, libero professionista, T. A., di anni 48, libero professionista).
LA PROCURA: "SISTEMA CORRUTTIVO". "Il sistema corruttivo posto in essere dagli indagati è documentato da numerosi oggettivi elementi di prova raccolti anche avvalendosi di attività tecniche". Questo spiega la nota della Questura di L'Aquila. Per gli stessi fatti, venivano inoltre denunciate in stato di libertà nove persone. "L’attività degli indagati, che ha interessato più fattispecie delittuose, quali l’abuso di ufficio, la turbata libertà degli incanti, la corruzione e la falsità ideologica, si è concretizzata in una serie di condotte tese a sviare l’azione amministrativa a beneficio di interessi particolari, alterando gare di appalto e procedure pubbliche, falsificando documenti e assumendo accordi corruttivi. Sostanzialmente, quei dipendenti pubblici, per finalizzare il disegno criminoso, hanno formato atti amministrativi diretti a favorire i titolari delle imprese nell’assegnazione di appalti inerenti l’affidamento di servizi e lavori pubblici, quali: la 1) “manutenzione delle lampade votive cimiteriali; 2) gli incarichi di direzione lavori di completamento riqualificazione urbana delle aree di proprietà dell’ente comunale; 3) la costruzione di un nuovo plesso scolastico e dismissione dei preesistenti edifici delle scuole media e materna”
Redazione Independent