“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Balneatori: 200 in piazza
Pescara. La protesta dei gestori delle concessioni contro la direttiva Bolkestein per dire "No alle Aste"
BALNEARI. 200 IN PIAZZA A PESCARA. «La scelta del governo spagnolo dimostra che tutelare le peculiarità nazionali è possibile se la politica lo vuole. Al governo italiano chiediamo lo stesso coraggio, la stessa schiena dritta, perché regalare le spiagge italiane alle multinazionali sarebbe una vera e propria confisca del lavoro di 30 mila aziende italiane e 800 imprese abruzzesi, che hanno trasformato la sabbia in aziende produttive e sane». Lo affermato Antonio La Torre, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Fiba-Confesercenti, l’associazione dei balneari abruzzesi che questa mattina, assieme a Riccardo Padovano (Sib-Confcommercio), Cristiano Tomeri (Fab-Cna) e Ottavio Di Stanislao (Assobalneari-Confindustria) ha guidato la manifestazione per le strade di Pescara dal palco allestito su un furgone cabinato, allestito con una bara rappresentante il turismo made in Italy. In piazza, nel corteo che si è snodato lungo il centro cittadini, oltre 200 persone con le bandiere della Spagna (che ha proposto il rinnovo delle concessioni fino a 75 anni) e i rappresentanti di tutti i Comuni costieri d’Abruzzo (Alba Adriatica, Martinsicuro, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Pescara, Francavilla, Ortona, San Vito Chietino, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Casalbordino, Vasto e San Salvo) in fascia tricolore e con i gonfaloni dei municipi, accogliendo l’appello lanciato dalle associazioni.
Redazione Independent