“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ballottaggi. Renzi vs Bersani
Primarie centrosinistra. Il sindaco rottamatore al 36% mentre il segretario Pd si ferma al 44%. Vendola è out
PRIMARIE CENTROSINISTRA. SFIDA TRA BERSANI E RENZI. Come era ampiamente nelle previsioni le primarie del centro sinistra si sono ridotte alle primarie del Pd. La sfida è tra Pier Luigi Bersani, il segretario del partito, fermo al 44% e Matteo Renzi, il sindaco "rottamatore", che è stato premiato dal popolo delle primarie con un sorprendente 36% di preferenze. Fuori dai giochi, ma non dalle trame di potere, il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, fermo al 15%. Ah, proposito: da che parte andrà il politico filosofo pugliese? Percentuali bassissime per gli altri esponenti della sinistra italiana: la veneta Laura Puppato non ha ottenuto nemmeno il 3%, mentre il lombardo Bruno Tabacci è fermo al 3%. Va detto che si tratta di dati parziali, ma ampiamente verosimili.
BALLOTTAGGI LA PROSSIMA SETTIMANA. Dunque, ancora una settimana di campagna elettorale per i due candidati premier: Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani. Un ruolo fondamentale, a questo punto, lo svolgeranno le alleanze. Il primo, infatti, potrebbe tentare di strappare un accordo con Vendola - che, in realtà, è già un "promesso sposo" del segretario del Pd (Vi ricordate, infatti, la famosa foto di Vasto?) - e cercare di recuperare quel gap di voti e puntare alla poltrona di Primo Ministro. Difficile. Ma la politica è l'arte di rendere possibile ciò che è impossibile.
IL "CASO" DELL'ABRUZZO. Sono oltre 55mila gli elettori in Abruzzo che si sono recati ai seggi per per le primarie. Un boom di votanti soprattutto nel Teramano (8mila) con un record di affluenza a Pineto con 1.600 votanti. Alle ore 20 sono stati oltre 9.000 a Pescara, 2.500 a Chieti mentre a L'Aquila 4.500.
Marco Beef