Ballottaggi. Regia D'Alfonso?

Sulmona al voto. La Civita polemizza su facebook: «Troppi padri-padroni sul territorio peligno»

Ballottaggi. Regia D'Alfonso?

IL BALLOTTAGGIO DI SULMONA RUOTA ATTORNO A D'ALFONSO. Ecco dov'era finito. In questo periodo D'Alfonso, dopo aver fatto "il marsicano" (Leggi l'articolo), è diventato "ovidiano". L'ex sindaco di Pescara, infatti, si vede con frequenza a Sulmona, dove sono in corso le elezioni comunali. In questi giorni frenetici, "Big" Luciano ha intensificato la propria presenza (d'altronde il ballottaggio ci sarà domenica e lunedì, per cui siamo agli sgoccioli), tanto da aver provocato un certo fastidio negli esponenti del Pdl.

IL PDL SI E' INFASTIDITO. Leggete cosa scrive su Facebook uno dei due protagonisti del ballottaggio, e cioè il candidato sindaco Luigi La Civita, che corre appunto per il Popolo della Libertà: «Noto, in occasione di queste elezioni, la presenza più pressante di padri-padroni del Pd sul territorio peligno. Ancora più stridente perché fino a qualche tempo fa, invece, c’era il nulla. D’Alfonso è ora onnipresente, segnalato spesso in città, a promettere candidature alla Regione a rappresentanti della vecchia politica cittadina, che ci cascano sempre. Ma del resto D’'Alfonso si era fatto rivedere a partire dalle primarie sulmonesi del partito, passando addirittura per la processione della Madonna della Libera di Pratola, fino a salire sul palco del comizio del mio collega candidato sindaco».

«QUESTO TERRITORIO NON E' UN FEUDO DI CONQUISTA». E' opportuno ricordare che il feeling tra D'Alfonso e Sulmona è di vecchia data: anni fa fecero scalpore alcune sue dichiarazioni dove in sostanza affermava che gli sarebbe piaciuto "guidare" la città dei confetti. E' anche vero, però, che D'Alfonso non è nuovo a simili "piacionerie", visto che ha espresso il medesimo desiderio anche per Lanciano, senza contare che qualche giorno fa ha pubblicamente detto, rivolgendosi al sindaco Antonio Luciani, che prima o poi vorrebbe diventare consigliere comunale a Francavilla. D'altronde, è anche in questa maniera che ci si esercita a fare il "sindaco d'Abruzzo". Sta di fatto che La Civita lo ha messo in guardia: «Questo territorio non è un feudo di conquista. Per tanti motivi. E se qualcuno pensa di sfruttare il trend positivo dell’alternanza, cavalcando l’onda di sinistra, rispondo che bisogna prima vincere. L’ho detto nel mio precedente comizio e lo ripeto: i padrini si trasformano poi in padroni. Magari operassero per il territorio… ma così non è».

CRISTIAN NON SI SENTE SCONFITTO... Un altro La Civita, che di nome fa invece Cristian e vanta un passato da consigliere comunale sia nel Pdl sia con Rialzati Abruzzo, ha voluto puntualizzare che, pur non essendo stato rieletto, non si ritiene sconfitto: «Qualcuno pensa che stare fuori dal Consiglio Comunale sia una sconfitta: io al contrario credo che la sconfitta la si ha quando si scende a compromessi per stare per forza in Consiglio Comunale». Queste parole sono importanti, visto che Cristian La Civita era l'uomo di punta di Sulmona Futura, lista che faceva riferimento all'assessore regionale Carlo Masci. Sì, proprio quel Masci che prima voleva chiedere l'annullamento delle elezioni e poi voleva fare ricorso al Tar. Alla fine, però, l'avvocato pescarese non è riuscito a smuovere nulla.

...E SBIC NON SI APPARENTA. Intanto per gli apparentamenti è buio pesto, e a quanto pare Peppino Ranalli e Luigi La Civita si presenteranno senza alcun sostegno esterno: Sulmona Bene in Comune, per esempio, che sosteneva la candidatura di Alessandro Lucci, ha «deciso a larga maggioranza per la strada del non apparentamento con nessuna delle forze in campo per il ballottaggio». Una condizione «che garantisce autonomia di operatività nel rispetto dei principi ispiratori del movimento». Della serie: vedetevela da soli. Tanto c'è D'Alfonso.



Giulio Bertocciani