“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Aviere ‘politico’ della Valle Roveto nei guai. GdF gli contesta vari reati
L’indagine delle fiamme gialle è partita da un evento enogastronomico e dall’analisi degli incassi di un Food Truck di proprietà di una APS
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, a seguito di una complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione all’applicazione della misura cautelare personale del divieto di dimora emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avezzano, dott.ssa Daria Lombardi, nei confronti di un militare dell’Aeronautica Militare che ricopre attualmente la carica di Vice Sindaco di un comune della Valle Roveto. L’attività di servizio era iniziata in occasione di una manifestazione eno-gastronomica, allorquando il Reparto ha avviato, con approccio trasversale, un’attività ispettiva di carattere amministrativo anche nei confronti di un food-truck appartenente ad una Associazione di Promozione Sociale gestita dall’aviere. L’attività di controllo si è conclusa con la costatazione di elementi positivi di reddito non dichiarati pari ad € 240.000,00.
Durante l’attività di indagine, coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, dott. Maurizio Maria Cerrato, sarebbero emerse condotte perpetrate dal militare dell’Aeronautica Militare finalizzate ad esercitare in via esclusiva l’attività di commercio e che al contempo gli consentivano di percepire la retribuzione quale pubblico dipendente, attraverso artifici e raggiri volti a trarre in errore i propri superiori gerarchici circa la propria continuativa assenza dal servizio, facendola apparire legittima.
La frode individuata sarebbe stata compiuta fornendo autocertificazioni ideologicamente false in quanto attestanti la partecipazione a riunioni politico – amministrative connesse alle cariche politiche ricoperte prima come Assessore e poi come Vice Sindaco, i permessi c.d. elettorali, così da assentarsi dal lavoro in maniera ingiustificata per circa sette anni e conseguendo così un ingiusto profitto pari a circa € 248.368,00.
Da ultimo sarebbe stato accertato che il militare, oltre alle condotte illecite sopra delineate, realizzate abusando delle proprie qualità di Pubblico Ufficiale, Consigliere Comunale e poi Vicesindaco del comune, traeva un ingiusto vantaggio patrimoniale in danno dell’Ente Territoriale con proprio corrispondente profitto personale stimato in almeno € 3.175,00 relativo all’importo dei canoni pagati dal Comune per il consumo di energia elettrica, di cui fruiva indebitamente.
Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.