“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Aumentano gli stipendi dei Sindaci e presidenti di Provincia
Nella Legge di Bilancio viene stabilita una indennità proporzionale al numero dei cittadini amministrati ed in base all’importanza del Comune
Amministrare un Comune per un Sindaco non è certo facile perchè occorre grande impegno ed energia e soprattutto essere integerrimi e molto attenti a non commettere errori, per non incorrere in reati penali come ci insegna il caso dell'ex Sindaco di Foggia finito ai domiciliari con l'accusa di corruzione e tentata concussione. All'opposto del Sindaco di Foggia c'è il caso di quello di Riace, un comune con meno di 2.000 abitanti (ribattezzato il paese dell'accoglienza dei migranti). Ebbene come è noto, il suo Sindaco, Mimmo Lucano, è stato condannato a 13 anni e 2 mesi in primo grado per reati amministrativi e penali, commessi anche con leggerezza, ma comunque senza che un solo euro fosse entrato nelle sue tasche. Questo per dire che fare il Sindaco di un comune non è una passeggiata per la facilità con cui si possono commettere reati anche, a volte, senza averne vantaggi personali. Sarà perchè sono mal retribuite che i Sindaci commettono reati, anche se non è provato che la causa sia da attribuire ai bassi compensi. Sta di fatto che, esendo le loro indennità ferme al 2.000, il nostro Premier Draghi con la Legge di Bilancio 2022, ha inteso porvi rimedio aumentando l’indennità di funzione dei Sindaci. Il criterio adottato è stato quello di stabilire l'indennità in base al numero di abitanti e all’importanza del Comune amministrato, se capoluogo di regione, di provincia o «semplice» municipio. Gli aumenti scatteranno a partire dal 2022, in modo graduale fino a raggiungere, nel 2024, un importo parametrato a quanto percepiscono i presidenti delle Regioni, cioè di13.800 euro lordi al mese.
Nel dettaglio gli aumenti deliberati saranno: del 100 per cento per i sindaci metropolitani (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria); dell'80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti; del 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti;del 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti;del 35 per cento per i sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti;del 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti;del 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti;del 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti;del 16 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti. In base alla legge Bersani il sindaco di una città come Pescara, riceve già un'indennità di oltre 4.000 euro, che passerà con l'incremento previsto ad un'indennità che dovrebbe superare i 7.000 euro. E lo stesso importo di 7.000 euro spetterà al prossimo Presidente di una Provincia simile a quella di Pescara con numero di abitanti tra 100.001 e 250.000. Il che non è da buttar via per un ruolo, quello di Presidente di Provincia, che troppo spesso, nel passato, è stato assegnato ai trombati della politica.