“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Atri. Il rottamatore non brilla
Bersani prende il 45% dei consensi mentre Renzi si ferma al 31%. Ma in provincia ha superato il segretario
ATRI. I NMERI DELLE PRIMARIE. Le consultazioni primarie di Atri hanno visto un’affluenza di 449 unità, con un incremento di oltre il 19% rispetto al 2009: un dato che dimostra la volontà dei cittadini a partecipare, a dire la propria, a tornare protagonisti delle scelte politiche. Una nota importante, da cui non si può prescindere, da cui non intendiamo tornare indietro. I due principali sfidanti, Bersani e Renzi, hanno raccolto rispettivamente 200 e 138 preferenze, pari al 44,54% e al 30,73% dei consensi, mentre Vendola, Puppato e Tabacci hanno ricevuto 95, 11 e 5 preferenze. Un dato molto simile al resto dell'Abruzzo dove il segretario del Pd, fatta eccezione per la provincia di Teramo, ha superato di circa 8 punti percentuali il sindaco di Firenze.
TUTTOLANI: «PRIMARIE SERENE». I candidati del PD, complessivamente, hanno catalizzato il 77,72% dei consensi e ciò sicuramente rappresenta un buon viatico per il futuro. «Ad Atri e nel gruppo dirigente PD - ha spiegato il segretario Herbert Tuttolani - in particolare, le Primarie vengono vissute in un clima disteso e propositivo, senza laceranti divisioni e sposando il vero spirito delle Primarie; i comitati sorti stanno promuovendo lealmente i rispettivi candidati, ferma restando l’unità e la compattezza di tutto il gruppo dirigente». Ad Atri Bersani ha ottenuto un risultato assolutamente sovrapponibile a quello nazionale, mentre Renzi, su base locale ha perso 5 punti percentuali, guadagnati, invece, da Vendola; i risultati di Puppato e Tabacci sono assimilabili a quelli nazionali. Il Sindaco Renzi non ha brillato come in altre città del teramano, anzi, rispetto al dato provinciale (39,4%), è rimasto indietro di 9 punti. Intanto, il circolo del Pd si prepara al ballottaggio di domenica 2 dicembre.
Redazione Independent