Assoluzioni per Bussi: cresce l'attesa per il deposito delle motivazioni

In settimana ovvero nei primi di giorni di febbraio verrà depositata la sentenza emessa dalla Corte d'Assise di Chieti per il disastro tossico nel sottosuolo d'Abruzzo

Assoluzioni per Bussi: cresce l'attesa per il deposito delle motivazioni

BUSSI: CRESCE L'ATTESA PER LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA. Cresce l'attesa per il deposito delle motivazioni di assoluzione per i 19 imputati nel processo in Corte d'Assise a Chieti per i veleni di Bussi, oltre 500 mila tonnellate di rifiuti industriali sepolti nel sottosulo d'Abruzzo. La sentenza di primo grado è stata emessa il 19 dicembre scorso ed ha suscitato molto scalpore. Gi imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale sono stati giudicati non colpevoli perchè, rispettivamente alle ipotesi d'accusa, il fatto non sussiste e per sopraggiunta prescrizione. I pubblici ministeri del Tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto condanne dai 4 a 12 anni e otto mesi. Mentre ammontava ad un miliardo e 880 milioni di euro il risarcimento chiesto dall'Avvocatura generale dello Stato. 

LA SCOPERTA DEL MOSTRO TOSSICO. Nel 2007 un'indagine della Guardia Forestale di Pescara, su un esposto del Wwf Abruzzo, portò alla luce il mostro tossico sepolto nel suolo d'Abruzzo.Oltre 500mila tonnellate di veleni e rifiuti industriali, un'area grande quasi quanto 15 campi da calcio, erano nascoste in un terreno di proprietà dell'ex colosso della chimica italiana. L'iter processuale è stato lunghissimo complice la dichiarazione di incompetenza del tribunale di Pescara che due anni fa rimandò gli atti alla procura di Pescara, competente per territorialità, la quale dovette riformulare le accuse a carico degli imputati perchè, nel frattempo, era stato derubricato il reato di adulterazione delle acque. Oggi quei veleni sono ancora lì, a pochi chilometri dall'area urbana più grande d'Abruzzo, e continuano ad inquinare il nostro cibo, la nostra acqua, il nostro cielo e la nostra terra.

 

Redazione Independent