“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Assoluzione dalle accuse
Il sindaco di Chieti non ha diffamato «perchè il fatto non costituisce reato». Archiviata la querela di De Cesare
ASSOLUZIONE CON FORMULA PIENA - Si è concluso ieri, con l’assoluzione piena, “perché il fatto non costituisce reato”, il processo che vedeva imputato il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, per aver apostrofato, nel corso di un consiglio comunale del 2009, quando il governo cittadino era amministrato dal centrosinistra, l’ex Assessore Comunale Valter De Cesare “uomo” di Di Cosmo.
SODDISFATTO L'AVVOCATO SINDACO - «La mia esternazione non intendeva offendere l’ex Assessore – ha dichiarato il Sindaco – ma voleva sottolineare, in sede di discussione del rendiconto finanziario del 2008, la mia contrarietà politica alla nascita del Villaggio Mediterraneo, che sia io, in prima persona, che il mio gruppo politico, ha sempre osteggiato. Con la mia assoluzione esce sconfitto il metodo, spesso usato dalla sinistra locale, di usare le querele nella lotta politica, mistificando lo stesso normale diritto di critica politica». Condividiamo, perchè in linea con l'articolo 21 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
Reda Independent