Assedio eolico nell’Alto Vastese

La denuncia del segretario provinciale di Sinistra italiana: “Le istituzioni vigilino sull’industria del vento”

Assedio eolico nell’Alto Vastese

Riceviamo e pubblichiamo una denuncia da parte di Michele Marino, segretario provinciale Sinistra Italiana, a proposito degli sviluppi nel settore eolico e che riguardano il nostro territorio.

 

“L'Alto Vastese, individuato a livello nazionale dall'istituto CESI come area particolarmente ventosa, continua, ad essere aggredito da richieste diinstallazione di nuove pale eoliche. A Fresagrandinaria potrebberodiventare una per ogni chilometro quadrato. La maggioranza dei sindaci del territorio e numerose associazioni di cittadini si sono ritrovati nel Teatro di San Buono per dichiarare la loro contrarietà a nuove installazioni”, queste le parole di Marino.

“Senza che qualcuno negasse la crisi climatica e la necessità della transizione energetica verso fonti alternative, sono stati avanzati dubbi e contestazioni. Innanzitutto si è fatto osservare che i cosiddetti “parchi,eolici” sono in realtà “industrie del vento”. Una pala - prosegue - costa un milione di euro e ne rende un milione per ogni anno di funzionamento, stimato in venti,anni. Fa nascere dubbi sapere che i presentatori dei progetti sono spessooscure società con capitali sociali ridicoli. Nè si può ignorare lapresenza della malavita organizzata in attività così remuneranti: quantoavvenuto in Sicilia dovrebbe pur insegnare qualcosa. E perché mai eolico e, fotovoltaico, pur così remuneranti, sono installati nella quasi maggioranza nel Sud dell'Italia? Chi pagherà l'abbattimento delle pale ed il loro smaltimento a fine vita? Alcuni progetti sono presentati da consulentidella Regione Abruzzo, in evidente conflitto di interesse. I sempre piùnumerosi cittadini del Nord Europa e del Nord Italia trasferitesi nell'AltoVastese perché innamorati delle bellezze naturalistiche del territorio,vedono snaturata la loro ricerca di pace e bellezza. Si compromette la possibilità di costituire un “parco dei gessi” che, come già avvenuto in Emilia-Romagna, potrebbe essere riconosciuto patrimonio mondiale Unesco”.

E poi: “Sindaci ed associazioni chiedono che il peso dell'eolico sia ripartito con giustizia fra tutte le province ed i territori d'Abruzzo. Infatti oggicirca il 70% di tutta la produzione eolica abruzzese trova originenell'Alto Vastese, senza che altre parti del Chietino ed le altre province della regione siano coinvolte”.

Infine: “Senza dimenticare che i ristori riconosciuti ai territori sono unaelemosina, poche milgiaia di euro, a fronte dei guadagni milionari di chicostruisce le pale. A seguito di un decreto del Governo nazionale, la Regione ha tre mesi di,tempo per individuare le aree nelle quali insediare le nuove pale”.

Sinistra Italiana sostiene convintamente le rivendicazioni degliamministratori, delle associazioni e delle popolazioni. Ci sia giustizia nella ripartizione, controllo severo sulle richieste, prevsione di adeguatiristori per le comunità.