“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Asl Chieti. Ferrante minaccia d’incatenarsi: “Troppi disservizi”
Continua la battaglia delle Carrozzine Determinate Abruzzo contro le inefficienze del sistema sanitario pubblico
Continua la battaglia delle Carrozzine Determinate Abruzzo contro le inefficienze del sistema sanitario pubblico. Di nuovo nel mirino di Claudio Ferrante, leader e portavoce del movimento che si batte per i diritti dei malati disabili e non, c’è la Asl più grande d’Abruzzo: ovvero quella di Chieti-Vasto-Lanciano. “Dalla Asl di Chieti non solo notizie di chiusura e trasferimenti di reparti di eccellenza come l’odontostomatologia per pazienti con disabilità, ma anche diritti calpestati! E sempre per le persone con disabilità!”, scrive Ferrante che spiega della segnalazione ricevuta dalla famiglia di una ragazza con disabilità gravissima residente a Vasto e che chiameremo con nome di fantasia Alice. “Nel 2020 - prosegue Ferrante - come previsto dalla legge Regionale 29/2006 la famiglia di Alice acquista dei sussidi informatici presentando richiesta di rimborso all’Asl competente per residenza. Il rimborso di norma deve essere erogato l’anno successivo, quindi nel 2021. Siamo nel 2024 sono trascorsi ben quattro anni e nonostante mail, solleciti, accessi di persona allo sportello il rimborso non è stato effettuato svuotando letteralmente di ogni significato i principi di integrazione sociale e i valori della legge 29/2006! La stessa Alice il 4 settembre 2023 mentre si recava ad effettuare un’importante visita specialistica ha avuto una gravissima crisi con comportamenti autolesionistici determinati dal suo autismo e il papà che era con lei è stato costretto a riaccompagnarla a casa”. E poi: “Nonostante la drammatica situazione il reparto interessato fu avvisato dell’impossibilità di svolgere la visita con comunicazione dell’accaduto. Dopo un anno e’ di questi giorni la richiesta dell’Asl di Chieti del recupero del ticket della prestazione disdetta. A nulla sono valse le comunicazioni effettuate dalla famiglia dell’accaduto, ritenendo la Asl necessaria per l’annullamento solo una giustificazione medica. Nonostante la certificazione prodotta inerente la patologia aggravata da frequenti crisi di aggressività auto ed etero diretta, l’Asl ha ritenuto di procedere per il recupero delle 30 € per la mancata visita. Questo cieco burocratismo anche di fronte alla certificazione della fragilità dove porta? Chi si preoccupa e si prende cura anche di questo papà disperato che con dignità e forza vive questa drammatica situazione? Nessuno”. Quindi “visto che non esiste nessun riconoscimento della figura del caregiver. Chiediamo all’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì di preoccuparsi delle situazioni reali, di far funzionare i servizi e di dare risposte alle persone con fragilità”. L’associazione Carrozzine Determinate e’ in attesa di una convocazione per la condizione in cui versa il reparto di odontostomatologia dell’Ospedale di Chieti, ormai di dominio pubblico. Ma al momento nulla! “Annunciamo - conclude Ferrante - che le catene per difendere il servizio di odontostomatologia sono pronte e in assenza di certezze si avrà una protesta eclatante”.