“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Arrotondava spacciando marijuana, studente fuori sede arrestato dai Carabinieri
Ai domiciliari 22enne calabrese accusato di detenzione ai fini di spaccio. In casa una pianta di cannabis di 60 cm e 40 grammi di marijuana sfusa
CHIETI: STUDENTE FUORI SEDE ARRESTATO PER SPACCIO. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti, nel corso di servizi appositamente predisposti per il contrasto dei reati in materia di stupefacenti, effettuati nell’ambito del centro urbano, con particolare attenzione rivolta verso i luoghi di aggregazione giovanile, hanno tratto in arresto un 22enne studente universitario per il reato di detenzione ai fini di spaccio. I militari, dopo vari servizi di osservazione e controllo, a seguito di insoliti e continui movimenti di giovani, specie in orario serale notturno, in una zona dello Scalo particolarmente interessata dalla presenza di studenti universitari fuori sede, procedevano alla perquisizione personale dello studente universitario iscritto all’UdA e proveniente dalla Calabria, rinvenendo nella sua disponibilità un involucro di cellophane contente infiorescenze di marijuana. Una successiva perquisizione domiciliare consentiva ai militari di rinvenire nell’abitazione del ragazzo ulteriori 40 grammi circa della stessa sostanza stupefacente, suddivisa in 30 involucri, una pianta di cannabis indica di altezza di 60 cm circa, nonché di 2 bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento. "Tutto lo stupefacente - commentano i carabinieri - era destinato ad essere smerciato consumato nell’ambiente degli studenti, nel corso di festini e serate allegre, considerando l’attività di spaccio come una semplice e redditizia maniera per poter avere qualche soldo in più a disposizione, senza aver preso in considerazione né il disvalore sociale dell’azione né le severe conseguenze penali da essa derivanti. Il giovane arrestato, privo di precedenti, è stato posto agli arresti domiciliari, ove avrà modo di meditare sulla propria condotta".
Redazione Independent