“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Arriva l’Esercito sulle strade di Pescara. Ma a che serve?
Il Consiglio comunale del Capoluogo Adriatico approva a maggioranza (soltanto tre i contrari) l’adozione del programma ‘Strade Sicure’
“Esprimo grande soddisfazione per la decisione assunta ieri dal Consiglio comunale in ordine alla mozione sulla questione sicurezza. In particolare la mozione, approvata con 20 voti favorevoli e tre soli contrari, prevede di richiedere l’attivazione dell’operazione Strade sicure a Pescara cioè la presenza dei militari dell’Esercito a presidiare alcuni punti sensibili della città, secondo le indicazioni che arriveranno dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il documento contiene anche la richiesta di elevazione della Questura di Pescara a rango superiore, cioè il rango garantito ai comuni capoluogo di Regione, perché riteniamo che Pescara abbia tutte le caratteristiche perché la Questura venga “promossa”, con l’obiettivo di ottenere un aumento degli organici, e quindi avere più personale per ciò che riguarda polizia, carabinieri e guardia di finanza. Una richiesta dettata dalla considerazione che Pescara è sede di istituzioni regionali, giudiziarie e dell’università, ed è un nodo nevralgico per la mobilità, per cui può essere considerata alla stregua di un capoluogo di regione. Si determinerebbe così una azione concentrica, nevralgica, importantissima, finalizzata ad aumentare il livello di sicurezza della città che non è affatto una sconfessione dell’operato di chi ha coordinato finora le attività, anzi, la premessa è il ringraziamento a chi ogni giorno garantisce i cittadini per bene. L'auspicio è che quanto proposto ieri dal Consiglio comunale trovi una concreta attuazione nel più breve tempo possibile". Con queste parole il consigliere comunale Marcello Antonelli sulla ‘mozione sicurezza’ approvata dall’Assise civica del Capoluogo Adriatico.
Ricordiamo che l’Operazione Strade Sicure fu introdotta dal Governo Italiano nel 2008 ed a cui hanno aderito moltissime delle principali città della nazione. La domanda che ci poniamo è se la nostra Pescara sia davvero bisognosa della presenza dei militari piuttosto che di soluzioni e politiche sociali di riduzione dei fenomeni anomici e criminali oppure, molto più banalmente, utilizzando il corpo di polizia municipale nei luoghi considerati pericolosi tipo Rancitelli o il Lungomare?