“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Arriva in Abruzzo la marijuana terapeutica. Via libera dal Premier Renzi
Il Governo non ha impugnato la legge sui cannabinoidi promulgata lo scorso anno dalla Regione Abruzzo
LA PRIMA AZIONE GIUSTA DEL GOBVERNO RENZI: OK ALLA CANNABIS TERAPEUTICA. Il Governo di Matteo Renzi non ha impugnato la legge sui cannabinoidi promulgata nello scorso gennaio dalla Regione Abruzzo nella quale è prevista l'erogazione su ricetta medica dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. La decisione confermerebbe l'orientamento all'uso di cannabis per curare terapie e malattie quali la sclerosi, i tumori, asma, anoressia, epilessia, disturbi neurodegenerativi, etc
"Questa è una vittoria del buon senso perché già il ministero aveva autorizzato l'uso terapeutico e l'Abruzzo diventa capofila perché lo ha disciplinato", ha detto il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc), primo promotore della legge passata in Regione coi voti della maggioranza. "Perfino Giovanardi - ha detto Acerbo - è favorevole all'uso medico dei cannabinoidi, ma queste buone intenzioni fino ad oggi non erano operative".
Secondo la legge promulgata in Abruzzo lo scorso gennaio, e che il Governo Renzi non ha impugnato, in base al piano terapeutico redatto da un medico specialista, i cannabinoidi potranno essere prescritti anche dai medici di base. "Una scelta strategica", dice il consigliere abruzzese di Prc, Maurizio Acerbo, autore della legge. "Affidare anche ai medici di base la prescrizione dei cannabinoidi per le cure terapeutiche, è una scelta strategica della nostra legge", dice Acerbo spiegando che un altro degli aspetti qualificanti "è la possibilità di trattamento anche domiciliare".
"La mancata impugnativa della legge regionale dell'Abruzzo - dice una nota del ministro della Salute Beatrice Lorenzin - è una non notizia. Ricordo che in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo. Le Regioni possono poi - ha proseguito Lorenzin - decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni; l'Abruzzo infatti è la settima".
Redazione Independent