“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Arrestato Coca-Barman
E' un teatino dal passato turbolento: droga, botte e minacce. Aveva una "pietra" di cocaina di 35 grammi
Arrestato un giovane “barman” di un noto locale situato presso il comune di Manoppello (pe), dai trascorsi turbolenti. Il ragazzo da quando aveva incominciato ad usare la cocaina non era più lo stesso. Inevitabile il percorso verso l'inferno, culminato con l'arresto in carcere a San Donato
LE INDAGINI - I carabinieri di Popoli, al servizio del maresciallo Donato Agostinelli in collaborazione con i colleghi del comando di Manoppello guidati da Loris Zonetti, alle ore 21 di ieri, in località San Giovanni Teatino, hanno tratto in arresto P. l., classe 1982, mentre stava rientrando presso l’abitazione dei genitori, poichè trovato in possesso di circa 35 grammi di cocaina in pietra. Da giorni i carabinieri stavano pedinando, durante l’orario serale, il giovane teatino, già noto alle forze dell’ordine, di fatto domiciliato a Manoppello, a causa di un continuo andirivieni di tossicodipendenti.
UN PASSATO VIOLENTO - Il giovane arrestato, dall’inclinazione violenta, già in passato, era stato tratto in arresto dai colleghi per reati in materia di stupefacenti. Nel 2009 il ragazzo era stato denunciato da entrambi genitori per maltrattamenti in famiglia. A nulla sono serviti gli sforzi di questi ultime per cercare di aiutare il figlio dalla schiavitù della droga. Da quando aveva incominciato ad assumere cocaina, circa 5 anni fa, era diventato violento. Continue litti per questioni di soldi, discussioni violente, erano diventati il pane quotidiano di una famglia disperata. Non ce l'hanno fatta e l'hanno denunciato ed il tribunale di Chieti ha emesso un provvedimento di allonontanamento. Nel 2010 anche l’ex convivente lo ha querelato per atti persecutori presso il comando stazione di Manoppello.
Red. Independent