“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Arrestati all’alba i ladri ‘sciacalli’ di furti e subdoli raggiri ai danni di anziani
I carabinieri hanno messo le manette a sei malviventi, quattro di Pescara, uno di Scafa e uno di Torre sei Passeri, responsabili di crimini vigliacchi a persone indifese
All’alba di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Pescara, hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Pescara, A.Di Carlo su richiesta dei Sostituti Procuratori Luca Sciarretta e Anna Benigni.
Sono finiti in carcere soggetti molto noti agli inquirenti, quattro residenti a Pescara e due in provincia, precisamente a Scafa e Torre de’ Passeri, nei loro confronti le accuse sono di furto in concorso in abitazioni, con varie circostanze aggravanti quali l’aver agito in tre o più persone, l’aver approfittato dell’età avanzata della persona offesa, ma anche e soprattutto con l’uso del mezzo fraudolento consistito nel far credere alle vittime di essere addetti al controllo ed alla manutenzione delle tubature dell’acqua, del gas, o qualificandosi quali appartenenti alle Forze dell’Ordine. Sono stati contestati altresì la ricettazione e l’indebito utilizzo di strumenti di pagamento diverso dal denaro contante.
I soggetti arrestati entravano nelle abitazioni delle vittime qualificandosi quali Carabinieri poiché dovevano controllare se vi fossero stati dei furti avendone ricevuto segnalazione, oppure finti impiegati di società erogatrici di gas o dell’acqua e quindi addetti al controllo delle tubature. In questo modo, con una regia ben preparata, ed attori ancorché credibili, fraudolentemente carpivano la fiducia di vittime anziane che ignare aprivano le portedelle loro case. Gli arrestati, una volta all’interno dell’abitazione della preda designata, la derubavano del bottino che consisteva in denaro, carte di credito e bancomat, oro, molto spesso ricordi di famiglia ai quali gli anziani erano fortemente legati. I rei inoltre, in alcuni casi, appena usciti dall’abitazione andavano a prelevare del denaro contante con le carte bancomat appena rubate,e che per distrazione o per abitudine soprattutto di tanti anziani con i relativi codici bancomat tale da facilitarne l’operazione. E’ stato inoltre riscontrato che in alcune occasioni i predatori hanno effettuato spese in esercizi commerciali in pieno centro a Pescara con l’acquisto di capi di abbigliamento griffati spendendo svariate centinaia di euro.
E’ opportuno inoltre evidenziare tra gli episodi contestati, e consumati in Provincia e fuori, quello commesso il 27 agosto 2021, quando tre appartenenti alla “banda” si introducevano all’interno di un noto studio professionale in pieno centro a Pescara ed approfittando della distrazione del medico riuscivano ad asportare la borsa del professionista contenente un iphone, le chiavi del ciclomotore e denaro contante, o come quello accaduto a Manoppello il 8 ottobre 2021 la cui vittima raggirata da 4 falsi tecnici delle tubature del gas, approfittando della donna che era da sola in casa, riuscivano a portarle via una grossa cassapanca in legno che conteneva oltre a oggetto personali anche la carta bancomat che l’ignara riusciva a far bloccare solo il giorno dopo, scoprendo che i malfattori avevano giàprelevato contanti.
Le indagini, condotte per oltre 8 mesi dai militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, hanno permesso di portare alla luce 10 furti ai danni di vittime perlopiù anziani che da qualche tempo affligge propria questa categoria considerata tra le piu’ deboli della popolazione, perché’ molto più vulnerabile e facilmente abbindolabili.
Le vittime di furti e truffe, sono purtroppo in maggioranza persone
sensibili, educate, molto legate ai propri familiari, disponibili ad aiutare il prossimo in caso di difficolta. Su queste qualità caratteriali fanno leva i malintenzionati per decretare le case, specialmente perché’ spesso non e’ presente un sistema di sicurezza efficace.
E’ proprio su questo aspetto e modalità che la banda di oggi assicurata alla Giustizia, sceglieva bene le vittime, spacciandosi per falsi impiegati, finti appartenenti alle forze dell’ordine, finte amicizie, sicuri di carpirne facilmente la fiducia. Le tecniche adottate non erano mai improvvisate, ma frutto di un preciso progetto criminale capace di raggiungere lo scopo, risultato di attenta analisi e selezione delle vittime con sistematici sopralluoghi precedenti ai colpi.