Area di Risulta, esulta il M5S: “Almeno il pericolo è scampato”

La mancanza di offerte da parte dei privati fa stappare lo spumante ai consiglieri pentastellati che, da sempre, avevano contestato il progetto di riqualificazione

Area di Risulta, esulta il M5S: “Almeno il pericolo è scampato”

“Almeno per un giorno possiamo festeggiare, ma il pericolo non è del tutto scampatoCon queste parole e con una bottiglia di spumante i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno festeggiato la mancanza di offerte di investitori privati interessati a realizzare il progetto redatto dall’Amministrazione comunale Alessandrini, di centrosinistra e completato da quella Masci di centrodestra. Secondo i grillini pescaresi “uno scarabocchio progettuale che conteneva, di fatto, la privatizzazione dell’area di risulta per 18 anni con l’affidamento al privato della gestione dei parcheggi con tariffe triple rispetto a quelle di oggi a carico dei pescaresi e necessarie a finanziare la realizzazione di parco, parcheggi, terminal bus, viabilità, una pista da sci e palazzine private. Una mannaia sulle tasche dei residenti, dei lavoratori delle attività commerciali e degli uffici del centro e per tutti i fruitori dei negozi e servizi”.

Di seguito la nota integrale:

”Per questo è una buona notizia la mancanza di offerte per la realizzazione di un progetto prima osteggiato da Masci e da tutto il centrodestra quando erano all’opposizione e poi sposato in pieno, una volta divenuti maggioranza e desiderosi di gestire un appalto milionario.

Un delitto nei confronti dell’intera città e dell’area metropolitana che per fortuna non si è consumato – commentano duramente i consiglieri del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – uno scampato pericolo che mostra una volta per tutte la totale incapacità dell’Amministrazione Masci di governare i temi più importanti della città, come l’area di risulta o l’ex Cofa. Un fallimento di vedute e di lettura del tessuto economico e del contesto storico che dovrebbe portare sindaco e giunta al deposito di immediate dimissioni con annesse scuse nei confronti di una città tradita cui hanno fatto perdere tempo e soldi.

 

Dovrebbero andarsene armi e bagagli - proseguono i pentastellati Alessandrini, Sola e Di Renzo - piuttosto che buttare fumo negli occhi dei pescaresi per nascondere il loro fallimento, proponendo di realizzare nell’area di risulta la nuova sede regionale, cercando di distrarre tutti dal vero nodoche i cittadini hanno chiesto di risolvere alla politica pescarese: non privatizzare i parcheggi del centro con costi che arriverebbero a 7 euro al giorno, rispetto agli attuali 2,5, un vero grande parco, un terminal bus alla luce del giorno e non interrato, un progetto identitario costruito ascoltando la città e non estromettendola da questo dibattito.

 

Sembra assurdo - concludono i consiglieri grillini - ma nemmeno con 16 milioni di euro pronti da spendere questa amministrazione è riuscita a riqualificare l’area di risulta che versa in uno stato di degrado pietoso. Con tutto quel fiume di denaro mai visto prima per Pescara, a disposizione dal 2016, non si è riusciti a vedere un albero in più, una pensilina per il terminal bus rimessa a nuovo, una sala di aspetto degna di questo nome per i viaggiatori. Purtroppo la continuità amministrativa tra Alessandrini e Masci è diventata continuità del fallimento e forse come per la Nuova Pescara, l’unica soluzione per poter riuscire a vedere l’inizio dei lavori tanto agognati dai pescaresi, è quella di un commissario cui affidare ogni attività amministrativa necessaria a non vedere sfumare un finanziamento così importante e che anno dopo anno, a causa dell’inflazione, viene rosicato dall’incremento dei costi, tanto che ormai si sono persi già diversi milioni dei 16 originari.

 

Pescara merita il rispetto che finora le è stato negato, avviando immediatamente un processo partecipato reale di confronto ed ascolto degli interessi della città, nel quale discutere in tempi brevi con i pescaresi il futuro del cuore della nostra città..