“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Aptr, Ursula piega Gi-Group
Silvi - Vi ricordate la storia della donna incinta a cui era stato negato il "sacrosanto" posto? L'agenzia ha ceduto
URSULA PIEGA Gi-GROUP - Vi ricordate la storia della giovane madre di famiglia incita a cui l'agenzia di lavoro interinale Gi-Group aveva negato il posto di lavoro che occupava da 10 anni presso l'APTR? Bene, dopo giorni di polemiche e di incontri con i responsabili dell'azienda di lavoro interinale - che gestisce l'appalto di fornitura dei lavoratori stagionali presso l'Agenzia di promozione turistica regionale -, c'è stato il tanto atteso lieto fine. Un posto da jolly (che vuol dire?), molto simile a quello che in origine toccava a Ursula B, è finalmente saltato fuori. Ma la giovane madre ha dovuto lottare, eccome! Ha minacciato il ricorso alle vie legali ed un "macello" mediatico che sarebbe costato un danno d'immagine non indifferente per la parte chiamata in giudizio. Per fortuna, in questa triste vicenda, Ursula non è stata lasciata sola, ma si è attivata la macchina della solidarietà e dei media che hanno esercitato il giusto "pressing" verso l'agenzia che in un primo momento aveva assunto una posizione, a dir poco, antipatica.
TUTTO PER UN CONTRATTO DI TRE MESI - E' stata davvero una brutta storia assistere ad una battaglia per un posto di lavoro, stagionale, di soli tre mesi. Non si trattava di un incarico a tempo indeterminato e nemmeno la busta paga è di quelle che ti svoltano la vita. Poi, ancora, la legittima destinataria, perchè in graduatoria da anni, di quell'incarico non era malata, ma soltanto incinta. Ancora un caso, una brutta pagina dell'Italia alle prese con la crisi economica, con la disoccupazione giovanile, con il crollo della natalità e con le probabili riforme dei diritti del lavoratori: questa storia non ci voleva, per fortuna si è conclusa ragionevolmente.