Appello di #AbruzzoIndependent per dire No a Ombrina Mare

Il nostro giornalista di rifermento Fausto Di Nella sulla grande manifestazione ambientalista: "Il 23 maggio a Lanciano, il 24 svegliamoci svegli"

Appello di #AbruzzoIndependent per dire No a Ombrina Mare

Mattina di Domenica 24 maggio ore 10.

Mi sveglio e sento di aver partecipato a scrivere la storia della terra in cui vivo, il mio Abruzzo, con la splendida manifestazione del giorno prima a Lanciano: bandiere, slogan, bambini, colori e tanta tanta spensieratezza.

Prendo la macchina per andare a fare una passeggiata, parcheggio davanti al bar e scendo per prendere un caffè. Incontro uno di quelli che ieri era in testa al corteo, nelle settimane precedenti lo vedevo sempre in jeans e t-shirt ma oggi invece sembra un colletto bianco. Per la prima volta nel vedermi quasi non mi saluta. Strano.

Risalgo in auto e vado dal giornalaio poco distante. Il quotidiano più diffuso dedica la prima pagina e un intero speciale alla manifestazione di Lanciano. Che orgoglio. Arrivo a leggere fino alla pagina locale dove trovo diversi articoli che in realtà sono dei comunicati stampa firmati dai collaboratori dei giornali. Non un opinione, niente.

Guidando verso casa bestemmio e cerco di speronare il classico gruppone di ciclisti della domenica che affolla l' Adriatica. "Che palle, si scuoce la pasta".

Arrivato in cucina accendo la tv e facendo zapping trovo uno speciale sulle eccellenze abruzzesi: "Oh, che bello". Solo dopo mi accorgo che in realtà è in onda su una televisione che si vede al massimo a 10 km da casa mia. E ce ne sono a decine sugli altri canali. Quasi sempre sono prodotti video realizzato con soldi pubblici per promuovere una parte dell'Abruzzo nella stessa parte in cui arriva il segnale dei ripetitori, in Abruzzo.

"Che me frega, sta chitarra è fenomenale".

Una volta digerito riprendo l'automobile e me ne vado a passare il pomeriggio al centro commerciale, non devo comprare niente, non ho soldi per comprare niente. Però mangio dal fast-food, compro qualche accessorio per il mio ultimo device e se ne vanno comunque una cinquantina di euro.

Nella galleria del centro commerciale intravedo amministratori e mezzi- dirigenti di questa terra anche loro, tutti impettiti, intenti a fare compere con le compagne.

Erano in testa al corteo il giorno prima come me. Esattamente come me.

Però per loro ci sono pacche sulle spalle e strette di mani, addirittura qualche selfie. Per me niente. Forse perché non ero in testa al corteo? Amen.

Torno a casa e mi sembra di vivere un dejavù, ero stato anche all'oceanica manifestazione di Pescara e quel giorno avevo portato anche un'amica olandese che non si capacitava del principio per cui si potesse manifestare contro l'industria e il lavoro. Ci avevo messo qualche minuto a spiegarle che la nostra industria quando lavora ad Amsterdam lo fa in un modo e quando viene a San Vito lo fa in un altro, forse illegale.

Il dejavù, ecco, quello vissuto il 14 Aprile il giorno dopo la manifestazione di Pescara.

Anche quella realizzata con un corteo ottocentesco: chi organizza, e forse dopo batterà cassa, in testa... "autorità" appresso... associazioni e cittadini, dietro a far le pecore. Il solito modo di agire "verticale" che porta ancora a dare il microfono a ex-sindaci che hanno fatto battaglie 50 anni fa e per cui il massimo dello sviluppo è lottizzare i posti di lavoro delle grandi aziende del territorio.

Sarebbe stata bella un’ emozionante catena umana da Ortona a Vasto: "orizzontale", tutti uguali, tutti a combattere la stessa battaglia e non ognuno la sua. Mi viene in mente la "Catena Baltica" della mia Estonia, uno dei più grandi e sconosciuti esercizi di democrazia e di protesta della storia dell'umanità.

Ma vabbè, "questo siamo" non è che ci possiamo inventare niente.. e allora, NO-OMBRINA sempre e comunque e tutti a Lanciano!

Una cortesia però: se il vostro 24 Maggio sarà uguale al mio 24 Maggio, che è uguale al mio 14 Aprile, per favore rimanete a casa perché sarete andati solo a fare le pecore in favore di qualche capopopolo. E nel falso scontro tra buoni e cattivi, i buoni saranno sempre i miei amici che la mattina che salgono su una piattaforma olandese per portare il pane a casa, la loro di casa.

Il 23 a Lanciano, il 24 svegliamoci svegli.

 

Fausto Di Nella