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Appalti truccati: tre arresti
"Cabina di Regia": nei guai il vice sindaco di Cepagatti e due imprenditori per turbativa d'asta nei lavori pubblici
TURBATIVA D'ASTA E CORRUZIONE: TRE ARRESTI. Il Personale del Corpo Forestale dello Stato di Pescara in collaborazione con il Personale di Chieti, Teramo e L’Aquila ha eseguito nella prima mattinata tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal GIP Luca De Ninis nell’ambito di un indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Gennaro Varone. Sono stati tratti in arresto il Vice Sindaco del Comune di Cepagatti, Leone Cesarino, e due imprenditori aquilani i fratelli Claudio e Antonio D’Alessandro con l’accusa di associazione a delinquere, turbativa d’asta, corruzione, concussione, truffa aggravata.
L'INDAGINE "CABINA DI REGIA". L’indagine è scaturita dalle intercettazioni effettuate nell’ambito della cosiddetta operazione “Cabina di Regia” che nel Luglio 2011 aveva già portato ad alcuni arresti eccellenti nel Comune di Spoltore. In quella occasione, infatti, finì ai domiciliari il sindaco Franco Ranghelli, coinvolto nell'inchiesta sull'urbanistica insieme a Marino Roselli, ex presidente del Consiglio Regionale, e Luciano Vernamonte. Poi, grazie anche alla denuncia/collaborazione di un imprenditore di Spoltore, gli investigatori del Corpo Forestakle hanno individuato il presunto sodalizio criminale che aveva come finalità quella di turbare a proprio vantaggio alcune gare d’appalto, attraverso l’utilizzo di diverse società riconducibili sempre ai medesimi soggetti. Tutto ruota intorno alla figura dei due imprenditori tratti in arresto Claudio e Antonio D’Alessandro che si sarebbero aggiudicati anche diversi appalti anche nell’ambito della ricostruzione aquilana.
PERQUISIZIONI ANCHE A MONTESILVANO. Nella mattinata sono state effettuate inoltre decine di perquisizioni sul territorio regionale in varie ditte ubicate nelle provincie di Pescara, Teramo e L’Aquila. Perquisiti anche gli Uffici dei Lavori Pubblici dei Comuni di Cepagatti, di cui lo stesso vice sindaco Cesarino aveva la delega, e Montesilvano. L’attività investigativa è tutt’ora in corso per accertare se esistano ulteriori responsabilità riconducibili ad altri soggetti coinvolti nelle indagini.
Redazione Independent