“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Aperta la Porta Santa: fino a questa sera sara' possibile chiedere il Perdono
Circa 10mila persone hanno sfidato la pioggia per assistere al corteo della Bolla del Perdono, momento clou dell'edizione numero 725 della Perdonanza celestiniana
APERTA LA PORTA SANTA. FINO A STASERA SARA' POSSIBILE CHIEDERE PERDONO. Piu' o meno 10mila persone hanno sfidato la pioggia per assistere al corteo della Bolla del Perdono, momento clou dell'edizione numero 725 della Perdonanza celestiniana all'Aquila, culminato con l'apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio. Ad aprire alle ore 18.52 la Porta conosciuta in tutto il mondo perche' permette di lucrare l'indulgenza plenaria, e' stato il cardinale Giuseppe Bertello, invitato dall'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi. I fedeli potranno oltrepassare la Porta Santa per avere l'indulgenza plenaria voluta nel 1294 da Celestino V, il Papa del grande rifiuto, fino a domani sera, quando il cardinale Petrocchi la richiudera'. La pioggia non ha fermato il corteo animato da 650 figuranti al termine del quale, insieme al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, sono arrivati la Dama della Bolla, Sara Luce Cruciani, e il Giovin Signore, Federico Vittorini. La prima ha portato con se' l'astuccio in cui e' stata custodita per secoli la Bolla del Perdono - il cui originale sara' esposto all'interno della Basilica di Collemaggio da questa sera a domani - mentre il Giovin Signore ha portato con se' il ramo d'ulivo del Getsemani con il quale il Cardinale Bertello ha bussato per tre volte alla Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per ordinarne l'apertura. A rappresentare il Governo il sottosegretario ai Beni culturali, il pentastellato abruzzese Gianluca Vacca; presenti tra gli altri i parlamentari abruzzesi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri dei vari governi Berlusconi, Gianni Letta, e il funzionario dell'ufficio Unesco presso il ministero dei Beni culturali Elena Sinibaldi, che ha la pratica per il riconoscimento della Perdonanza come patrimonio immateriale dell'Umanita'.
Redazione Independent