“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Antonio chiede scusa per Antonio: «Razzi? Mia creatura»
Il presidente onorario dell'Italia dei Valori ritorna alla campagna elettorale ammettendo gli errori del passato
DI PIETRO SI PREPARA ALLE REGIONALI PARTENDO DA RAZZI. Il fondatore dell'Italia dei Valori, lo sceriffo di Montenero di Bisaccia, famoso in tutto il mondo per le sue requisitorie contro i politici ed imprenditori inquisiti di Tangentopoli, ritorna alla scena politica dopo un lunghissimo black out, provocato dalla giornalista Milena Gabanelli ed il suo programma Report.
Antonio Di Pietro si prepara alla campagna elettorale per le Europee, dove sarà capolista, partendo dalla sua ex roccaforte, la città di Vasto, e cavalcando quello che è risultato essere uno degli argomenti più "ironicamente seri" della scena politica italiana: la vita politica del senatore, orginario di Giuliano Teatino, Antonio Razzi, conosciutissimo in tutto il paese grazie alla magistrale imitazione del comico Maurizio Crozza.
«Chiedo scusa a tutti gli abruzzesi per Antonio Razzi - ha detto l'ex commissario di polizia durante la raccolta firme contro il gioco d'azzardo - perché oggi sono rappresentati in Senato da un esponente politico che io stesso ho contribuito a creare. Razzi - ha spiegato Di Pietro dal banchetto - è una mia creatura che, come già accaduto con qualcun altro, è poi degenerata, tanto che ora a Palazzo Madama siede tra i banchi con il Pdl».
Mr. Fatti li cazzi tua, infatti, decise di fare il famoso "salto della quaglia" passando nel 2010 dall'Italia dei Valori al Pdl, consentendo al Governo Berlusconi di proseguire nel mandato elettorale.
Ma Razzi non è stato il solo. In Abruzzo anche i sindaci Attilio Di Mattia (Montesilvano) e Luciano Di Lorito (Spoltore) hanno abbandonato l'IdV per approdare nel Partito Democratico.
Ora, parafrasando il Tonino nazionale, la domanda nosce spontanea: "Ma Tonino quando c'azzecca?".
Si scherza, eh...
Marco Beffe