“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Antonio Razzi: "Hey, Luciano, ti ci porto io da Silvio!"
Il senatore di Forza Italia vuole presentare Berlusconi a D'Alfonso dopo che quest'ultimo ha lanciato l'idea di far investire l'ex premier in Abruzzo
IL TRIANGOLO NO. Da alcuni giorni è l'argomento più gettonato nei corridoi dei palazzi della politica regionale: lui, lui e l'altro. Lo strano trio. O, per dirla alla Renato Zero, il triangolo no, non l'avevo considerato. Stiamo parlando di Antonio Razzi, Luciano D'Alfonso e Silvio Berlusconi: tre personaggi che più diversi tra di loro non si può, eppure potrebbero presto avere qualcosa in comune. Tutto nasce da un'idea lanciata dal vulcanico presidente-Faraone, che l'ha buttata lì con nonchalance: "E se proponessimo a Berlusconi di investire in Abruzzo in qualità di imprenditore?".
"VIENI DA SILVIO CON ME". Subito Razzi coglie la palla al balzo e dice a Lucky Luciano: "Ti porto io da Silvio, te lo presento personalmente. Andremo insieme a Palazzo Grazioli". Dalfy, già abituato a intese politicamente "trasversali", non si scompone e ringrazia. Mr. 'Fattilicazzitua', che si autodefinisce “attento osservatore dei bisogni della sua regione”, fisserà nei prossimi giorni un appuntamento con l'ex premier e, accompagnato da D’Alfonso, gli chiedera’ di investire in Abruzzo soprattutto nel settore turistico.
“Se il presidente riterra’ opportuno accettare, la spinta economica che la regione potrebbe ricevere sarebbe risolutiva – ha dichiarato Razzi – Conoscendo Berlusconi, so che non avrebbe nessuna remora da imprenditore a essere d’aiuto all’economia della regione”.
MONTAGNA O PORTO TURISTICO? L'unico scoglio da superare è ciò che ha poi precisato D'Alfonso. Il governatore, infatti, ha confermato il suo interesse a coinvolgere il Berlusconi imprenditore negli affari d'Abruzzo, ma con la pretesa di suggerirgli in quale settore impiegare i suoi soldi, e cioè quello della montagna. Il Faraone, infatti, vorrebbe che Silvio si indirizzasse verso quei luoghi dove lui ha destinato un bel po' di fondi con il Masterplan, ma il leader di FI sarebbe invece molto più interessato a fare qualcosa nel porto turistico di Pescara. Chissà che alla fine Razzi non riesca, anche stavolta, a trovare una mediazione tra le parti, come già gli è successo con la sua esperienza asiatica...
Federico Di Sante