“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Andrà a finire come per il crollo del ponte Morandi con 8 milioni di risarcimento ai Benetton?
La vertenza che vede contrapposto lo Stato alla società Strada dei Parchi S.p.a. potrebbe concludersi presto con un accordo miliardario a danno della collettività
La vertenza che vede contrapposto lo Stato alla società Strada dei Parchi S.p.a. potrebbe concludersi presto con un accordo miliardario a danno della collettività. Per farsi un’idea, sia pure approssimativa della intricata vicenda, bisogna rifarsi alla convenzione del 18 novembre 2009 quando tra ANAS S.p.A e Strada dei Parchi, la società del Gruppo Toto, acquisiva il diritto di concessione per 30 anni delle due autostrade A 24 e A25 Roma-Teramo e Torano-Pescara. Ma la concessione che sarebbe dovuta scadere nel 2030, venne inaspettatamente revocata dal Governo, allora presieduto da Mario Draghi, con il Decreto Legge del 7 luglio 2022, “in considerazione delle molteplici criticità riscontrate nella gestione dell’autostrada, compreso l’inadeguato stato di manutenzione”. Il D.L.ha contemporaneamente disposto l’immediato subentro dell’ANAS nella gestione delle due autostrade. Per arrivare ad estromettere la Strada dei Parchi S.p.a dalla concessione evidentemente, secondo molti, avrebbero dovuto essere molto solidi gli argomenti a disposizione del MIMS, considerando che la società del gruppo Toto, sicuramente avrebbe adito a tutte le vie legali per ottenere un sostanzioso indennizzo. D’altra parte la vicenda del crollo del Ponte Morandi che ha causato la morte di 43 vittime, si è conclusa con oltre 8 miliardi di Euro a favore diBenetton e Atlantia. Ed infatti così probabilmente sarà specialmente dopo la sentenza del Tribunale de L’Aquila che l’ 8 marzo scorso ha assolto con formula piena Strada dei Parchi S.p.a. in quanto i “viadotti delle autostrade A24 e A25 non sono a rischio di crollo parziale o totale, e quindi sono sicuri”. E come riferisce Il Sole 24 Ore “al centro delle discussioni c’è il valore dell’indennizzo: l’azienda chiede 2,6 miliardi”.