“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ancora ad oncologia?
Sanità sotto accusa. Quattro infermieri, una paziente ed una blogger in sciopero della fame. Che succede Chiodi?
SANITA' SOTTO ACCUSA: SCIOPERO DELLA FAME AL MAZZINI. Quel reparto, oncologia, ospedale "Mazzini" di Teramo, era già finito al centro delle polemiche l'estate scorsa per la chiusura "causa ferie" del personale in servizio. Allora la protesta e l'indignazione dei malati di cancro fu così vibrante che la Regione fece il possibile per riaprire il reparto dopo qualche settimana. Oggi, a distanza di qualche mese quella stessa strutture è tornata di nuovo al centro della bufera a seguito delle proteste estreme di un gruppo di sindacalisti (quattro infermieri del Nursind), una blogger teramana ed una malata di cancro. Lamentano la mancata attivazione del polo oncologico - come previsto dal Piano sanitario regionale e della stanza Ufa - disservizi di natura tecnologica e la carenza di personale: una condizione ben nota negli ospedali abruzzesi massacrati dalla scure dei tagli al settore sanità. Il numero uno della Regione Abruzzo, l'uomo che si vanta di aver salvato la terra dei "forti e gentili" dissesto finanziario, Gianni Chiodi, ha disposto un'indagine ispettiva "per acquisire tutte le necessarie informazioni" sul reparto di Oncologia dell'ospedale di Teramo. "Ho dato mandato al servizio ispettivo dell'assessorato alle Politiche della salute - ha spiegato tramite ufficio stampa - di acquisire tutti gli elementi per valutare se il Dipartimento di Oncologia riesce a garantire un servizio sanitario secondo gli standard qualitativi del ministero della Salute; oppure verificare, in caso contrario, se tutto ciò è frutto di strumentalizzazioni di vario genere".
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