Anche i tifoni del Mediterraneo complottano contro Salvini

ANCHE I TIFONI DEL MEDITERRANEO COMPLOTTANO CONTRO SALVINI. Ormai è chiaro "i clandestini" hanno un nuovo alleato: i rari ma temibili cicloni che talvolta imperversano nel Mediterraneo. Con la banale scusa che una tempesta con onde di appena 7 metri si stesse abbattendo sulla “Sea-Watch 3", i 47 "croceristi" provenienti dalla Libia a bordo della nave volevano addirittura attraccare in un porto italiano. Per gentile concessione umanitaria della Capitaneria di Porto, il cargo è stato autorizzato a gettare le ancore al largo di Siracusa. Ma Salvini vigila e, lo sappiamo, a lui non la si fa: i presunti profughi resteranno in rada in balia delle onde. Così ha deciso il leader leghista che ha denunciato "l'ennesima provocazione" ordita contro di lui tra il ciclone e la ONG (indiziata tra l'altro di aver già salvato 35.000 persone). Perciò "nessuno sbarcherà in Italia..i porti italiani sono e resteranno chiusi" ha tuonato. Lui ha la schiena dritta e non molla anche se i pusillanimi sindaci buonisti di Palermo, Napoli e della stessa Siracusa si sono dichiarati disponibili all'accoglienza. Dobbiamo essere orgogliosi di avere finalmente un Ministro degli Interni (che l'Europa non ci invidia)  che mostra gli attributi oltre alle giubbe da poliziotto, protezione civile, vigili del fuoco e felpe varie. A tal proposito, secondo voci non confermate, avrebbe voluto aggiungere al suo già nutrito guardaroba anche quella da guardia carceraria, ma dopo un’aspra baruffa con Bonafede, il nostro Ministro della Giustizia avrebbe avuto la meglio tanto che l'ha indossata, come abbiamo visto, al momento dello sbarco di Battisti a Ciampino. Non siamo in grado di dire chi dei due abbia ragione però in effetti, dopo aver consultato il patto di governo tra Lega e 5 Stelle, non abbiamo trovato nessun articolo che stabilisca un'equa ripartizione delle giubbe.

Clemente Manzo