“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
America sottozero
Quella di quest'anno sara' ricordata per lungo tempo. Una grossa parte degli Stati Uniti e' presa in una morsa brutale di neve, ghiaccio, vento intenso
AMERICA SOTTOZERO. Quando ero ragazzo, la neve era solo una sorpresa, una "incaciata" come la chiamavano, cioe' come formaggio sui maccheroni. Ci divertivamo a tirare palle contro gli amici, a scivolare su una vecchia tavola di legno dal paese fino alla spiaggia. Poi sono venuto in America e in poco tempo ho capito che vuol dire "nevicata". Quella di quest'anno sara' ricordata per lungo tempo. Una grossa parte degli Stati Uniti e' presa in una morsa brutale di neve, ghiaccio, vento intenso che dallo Stato di Washington, nel west, si muove verso New York, nell'est. 175 milioni di americani soffrono. Strade interrotte coperte da un metro e mezzo di neve, treni bloccati, aerei chiusi negli hangar. Una visione quasi spettrale. Incidenti stradali, sopattutto di camion intenti a trasportare merce tutto finito nei negozi. Il mercurio nei termometri scoppiano quando l'incredibile vento spinge la temperatura a meno 50 farenheit. Dal Minnesota, Montana, Iowa, Illinois per arrivare alle cascate del Niagara e' America sottozero. Spettacolo stupendo delle cascate diventate immensi ghiaccioli, dal Canada agli Stati Uniti. Non parliamo poi di raffreddori e polmoniti. Dura vita per gli anziani. Ma i ragazzi, (come noi con una manciata di neve) si buttano nella montagna di polvere bianca e scompaiono per pochi secondi, coperti completamente. Un inverno che sara' ricordato.
Benny Manocchia