“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Amabella Allure
E' una crema che fa super ricca Melania Knavs meglio conosciuta come la "first lady" o signora Trump. La sua avventura parte dall'Italia
UNA CREMA CHE FA SUPER RICCA MELANIA. Le sue amiche di Novo Mesto la chiamavano "steccona" o "watussina". Melania Knavs era alta un metro e ottanta, con scarpe senza tacchi. Si era iscritta all'universita' slovena di Architettura, a Lubiana. Ma un anno dopo Melania decise di tentare nel mondo delle modelle. Le avevano detto che aveva "i numeri" per sfondare. E infatti lei sfondo'. Dove? Ma a Milano, naturalmente. Tutte le piu' belle modelle del mondo sono passate per Milano. Imparo' presto l'italiano e poi tento' Parigi. Nel 1994, all'eta' di 24 anni, si trasferi' a New York, dove incontro' un grosso businessman di quel momento, Donald John Trump. Lui le promise mare e monti, perfino la possibilita' di andare a vivere, un giorno, nella Casa Bianca. Timida e riservata (non comune per una modella) Melania (il nome deriva dal greco, vuol dire scura, bruna) non si mise mai in mostra, appariva poco, specialmente dopo avere messo al mondo, nel 2006, un maschietto che chiamo' Barron. Timida certo, ma Melania aveva le idee chiare, sognava di creare una crema anti-aging (letteralmente: contro la vecchiaia). Cosi' nel giro di un anno aveva il prodotto che l'avrebbe resa ricca, al di fuori dei miliardi di suo marito. Lei e' il Ceo della societa' ma il suo nome non appare nei vasetti della crema. Melania ha chiamato la crema Amabella Allure (crema seduttiva), buonissima, a sentire le star che lo usano. Pensate: perfino Chelsea Clinton, la figlia di Hillary, ha detto che la usa giornalmente e la trova eccezionale. Melania ha ricordi meravigliosi della nostra Italia e non esita di dirlo ad alta voce ogni volta che qualche giornalista le chiede quale nazione europea le piace di piu'. Donald, dal canto suo, ogni volta che puo', mette in risalto il fatto che sua moglie "speak a perfect italian", come ha dimostrato ultimamente durante il viaggio a Roma e la conversazione con il Papa. Perdonate la presunzione, ma gira e rigira chi viene in Italia, prima o poi si innamora della nostra penisola. C'e' poco da fare...
Benny Manocchia