“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Altre grane sul "MegaOspedaLò" project financing. Febbo attacca la "Cantonata"
Questa mattina conferenza stampa del Presidente della Commissione Vigilanza sul Nuovo Ospedale di Chieti
NUOVO OSPEDALE DI CHIETI: CENTRODESTRA ALL'ATTACCO. “Nel corso della conferenza stampa con la quale il presidente della Giunta regionale e i suoi accoliti hanno voluto difendere strenuamente il project financing per il nuovo ospedale di Chieti concentrandosi su argomentazioni a cui si devono delle risposte”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Chieti Scalo alla quale hanno partecipato, in rappresentanza del Gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Chieti, i Consiglieri comunali Stefano Rispoli, Emiliano Vitale, Marco D’Ingiullo, Stefano Maurizio Costa e Mario Troiano. Presente tra il pubblico, Marisa Tiberio presidente provinciale di Confcommercio Chieti. "E’ stato tirato in ballo, pure se non richiesto, il presidente dell’Anac Raffaele Cantone - sostiene Febbo - attribuendogli giudizi favorevoli che contrastano invece con quanto emerge da una delibera del 31 agosto riferita al progetto di finanza della Asl di Nuoro. Inoltre la Commissione nazionale Anticorruzione (Anac), diretta da Raffaele Cantone, ha ‘demolito’ il Project Financing della Asl di Nuoro che vale 1 miliardo di euro in 27 anni. La relazione, trasmessa anche alla Procura della Repubblica di Nuoro e alla Procura della Corte dei Conti della Sardegna -aggiunge il consigliere regionale - spiega che il contratto firmato ha trasgredito le norme e i principi che disciplinano gli appalti pubblici “perché il rischio imprenditoriale era riposto sul pubblico”.
MA QUANTO COSTA "MEGAOSPEDALO'"? Ma quanto costerà alla collettività il progetto del Nuovo Ospedale di Chieti? "Mi si contestano - prosegue Mauro Febbo - pretestuosamente le cifre complessive del progetto di finanza: si parla del costo delle sole “mura” e tecnologie pari a 251 milioni di euro oltre numerosi servizi per 27 anni in convenzione. Da tecnico ho evidenziato (ai fini della massima trasparenza e correttezza) che le due cose sommano un importo pari a 2.303.199.000 euro, cifra riscontrabile dal conto economico della società proponente a fronte dei servizi che attualmente svolge la Asl. E qui le mie preoccupazioni e considerazioni. I servizi affidati ammontano a 1.598.562.000 euro, per una differenza di 704.637.000 euro, per cui l’operazione nel complesso appesantirà i già precari bilanci della Asl per i prossimi 30 anni per un importo pari a ben 23.487.900 euro/annui, cioè 704.637.000 euro diviso 30 anni". E’ da evidenziare poi che "l’ultimo bilancio (2015) della Asl 02 chiude con una PERDITA di oltre 31 milioni di euro “alleggerita” da oneri straordinari attivi recuperati di circa 8 milioni su prestazioni arretrate Villa Pini, comunque tutte ancora definire con la curatera altrimenti si sarebbero superati i 40 milioni di euro". Allora il consigliere di Forza Italia si domanda: "come può la Asl caricarsi di un ulteriore costo per 30 anni? Finalmente a queste mie perplessità fa eco, finalmente, anche il presidente della V Commissione Sanità Mario Olivieri, normalmente latitante, che ha compreso che se va avanti questo scellerato progetto non si realizzeranno mai i nuovi ospedali di Vasto e Lanciano".
OSPDALE COL CENTRO COMMERCIALE? L'altro argomento che ha attirato l'attenzione dei cittadini teatini e non solo riguarda l'apertura di negozi e attività commerciali. "Non abbiamo ben capito - insiste Febbo - quale sia l’utilità di aprire un centro commerciale con ben 26 attività diverse tra le quali profumeria, cosmesi, telefonia, bigiotteria, gioielleria, caramelleria, addirittura videogiochi (forse per dare la possibilità ai giocatori di trovare risposte immediate alla ludopatia) oltre a un’area ristorazione di 750 mq (sic !!!) da destinare probabilmente anche a cerimonie nuziali???. Ovviamente – ha concluso Febbo - non sono contrario agli investimenti in Sanità né tantomeno alla scelta del project financing, che non si discosta dalla formazione culturale di centrodestra. Ritengo però che dietro il pretesto della pericolosità delle due palazzine costruite con cemento impoverito, problema reale da risolvere in tempi ragionevoli, si nasconda piuttosto un’operazione speculativa che prevede l’abbattimento dei vecchi manufatti e la costruzione del nuovo nosocomio con tanto di affidamento dei servizi per 30 anni che non avrà benefici né economici né sanitari. Bisogna sicuramente intervenire sui due manufatti esistenti per metterli in sicurezza attraverso le nuove tecnologie antisismiche con impegni di spesa sopportabili che consentano di realizzare i due nuovi ospedali di Lanciano e Vasto”.
PAOLUCCI REPLICA A FEBBO. "Come un disco rotto, il consigliere regionale Mauro Febbo continua a straparlare sul nuovo ospedale di Chieti nell’evidente quanto disperata ricerca di briciole di spazio sulle testate locali. Questa volta è andato a pescare nientemeno che una vicenda accaduta a Nuoro, la quale – a suo avviso – proverebbe che il project financing scelto per dotare il capoluogo teatino di un nuovo nosocomio è la soluzione sbagliata. A Febbo ricordo che il project financing è uno strumento voluto dal legislatore non per evitare la gara ma per accelerare la tempistica della stessa, per il resto le procedure seguiranno lo stesso iter di qualsiasi altro appalto. Per quanto riguarda i costi del progetto, Febbo continua a “mischiare le mele con le pere” e a dedurre che la costruzione della nuova struttura impedirebbe realizzazioni omologhe a Vasto e Lanciano. Ma non si possono mettere insieme i 251 milioni che costerà la costruzione con i costi della gestione, sono due canali nettamente diversi. A questo punto è chiaro che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Lo scorso 1 ottobre il Presidente D’Alfonso e il sottoscritto hanno tenuto una conferenza stampa spiegando ogni dettaglio riguardante il progetto; se Febbo non capisce o fa finta di non capire, non è un problema nostro". Così Silvio Paolucci, assessore regionale alla sanità
Redazione Independent