“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Assegnati i primi alloggi per i padri separati
Gli assegnatari sono cinque e sono stati individuati a seguito di un avviso pubblico del Comune di Pescara
Sono stati assegnati dal Comune di Pescara i primi appartamenti che l'amministrazione ha messo a disposizione dei padri separati. Gli assegnatari sono cinque e sono stati individuati a seguito di un avviso pubblico e nelle prossime settimane ne sarà pubblicato un secondo, in modo da dare la possibilità anche ad altri padri separati di accedere agli altri quattro appartamenti realizzati in via Valle Furci, in un immobile che fino al 14 ottobre 2020 era occupato abusivamente ed è stato liberato dalle forze dell'ordine durante un intervento di sgombero. Gli alloggi sono stati mostrati agli assegnatari dal sindaco Carlo Masci e dal vice sindaco e assessore alle Politiche sociali, Adelchi Sulpizio, accompagnati dal dirigente del settore Politiche per il cittadino Marco Molisani, e da Piera Antonioli, Responsabile del Servizio gestione politiche sociali, e Veronica Zugaro per il settore Politiche abitative. A breve si procederà alla firma del contratto.
"Mi sento orgoglioso di essere il sindaco di una città come Pescara, attenta ai bisogni di chi chiede aiuto. L'immobile di via Valle Furci che abbiamo riqualificato con fondi Pnrr era occupato abusivamente da persone che avevano terrorizzato i cittadini della zona e che hanno danneggiato pesantemente la struttura. Abbiamo ricavato nove appartamenti, di cui 5 già assegnati, altri 4 saranno assegnati a breve. Siamo il secondo Comune in Italia ad attuare un progetto del genere per i padri separati che, purtroppo, vivono due drammi: quello della famiglia che va in frantumi e quello di non avere un posto dove andare, se non tornare a casa dei genitori senza poter ospitare i propri figli. Per noi è un altro segno di civiltà forte e ringrazio il settore delle Politiche sociali che fa i salti mortali per raggiungere obiettivi che sembrano impossibili e che invece riesce sempre a cogliere".
"Per questo immobile, che era stato svuotato di tutto, avevamo preso l'impegno con i cittadini di ristrutturarlo in tempi record, e lo abbiamo fatto. E ora viene assegnato ai primi padri separati che non hanno più una casa", ha detto Sulpizio. "Sono soddisfatto perché abbiamo agito in tempi rapidi e perché abbiamo risposto a una necessità dei padri separati. Siamo un esempio per altri Comuni d'Italia che ci stanno chiedendo indicazioni e ne siamo orgogliosi". Nel dettaglio, Sulpizio ha spiegato che la riqualificazione è stata possibile grazie ai fondi Pnrr (350 mila euro del bando Rigenerazione urbana) e i 9 appartamenti ricavati sui due piani sono di varia metratura, da 40 a 60 mq (monolocali e bilocali). E' previsto un canone che va da 153 a 277 euro mensili.
"Con il secondo avviso", ha annunciato Molisani, "cercheremo di tenere conto delle situazioni concrete vissute dai padri separati, allargando un po' le maglie rispetto al primo avviso, a seguito del quale abbiamo ricevuto 15 domande. Molti richiedenti, però, non avevano tutti i requisiti previsti. Penso, ad esempio, al requisito della residenza in città nei cinque anni passati che potrebbe essere modificato, per tenere conto di eventuali trasferimenti in altri comuni dovuti alla separazione/divorzio".