“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Alloggi Ater. Problema Imu
Costanzi replica all'assessore Del Trecco: «molti appartamenti sgomberati sono in pessime condizioni»
VICENDA ALLOGGI ATER - «Sono state attuate tutte le procedure possibili per il recupero del patrimonio edilizio residenziale popolare presente nel Comune di Pescara attraverso un programma finanziario che l’Ater ha già reso esecutivo. Come noto, le difficoltà economiche, e oggettive, sono tante e articolate e non riguardano solo Pescara ma anche gli altri Comuni della provincia». Lo sostiene l’Amministratore Unico dell’Ater, Paolo Costanzi, che replica così all’assessore comunale alle Politiche della Casa, Isabella Del Trecco. Costanzi ha anche inviato una lettera all’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Angelo Di Paolo, al quale ha illustrato la programmazione dell’Azienda pescarese per l’edilizia residenziale popolare.
COSTANZI: «CASE FATISCENTI» - «La maggior parte degli alloggi di edilizia residenziale popolari, recuperati a seguito di esecuzione di sfratti per occupazioni abusive (per morosità o, anche, a seguito di riconsegna spontanea) – sottolinea l’Amministratore Unico Paolo Costanzi – si presentano in pessime condizioni manutentive e necessitano, pertanto, di consistenti interventi per l’assegnazione degli immobili ai nuovi inquilini. Il bilancio di questo ente non è in grado di sopportare totalmente i costi necessari per il recupero degli alloggi, né per le operazioni complesse (poste in essere per la prima volta nel dicembre 2009) volte a sconfiggere il fenomeno dell’abusivismo. La Regione Abruzzo con l’approvazione delle leggi n.1 e n.19 del 2011, per le Ater, ha stanziato un contributo di 100.000 euro per queste finalità, che è stato attribuito per intero all’Azienda per l’edilizia residenziale di Pescara. Con il contributo sono stati recuperati e riassegnati, nel dicembre 2011, dodici alloggi nel Comune di Pescara. E’ stato recuperato e riassegnato, inoltre, con le stesse procedure, un altro alloggio, impiegando fondi del bilancio Ater. L’impegno dell’azienda, dunque, è massimo e costante a favore della comunità, nonostante le difficoltà economiche e oggettive, che stiamo combattendo, e di cui l’assessore comunale Isabella Del Trecco è a conoscenza».
PROBLEMA IMU E RISTRUTTURAZIONI - Sono complessivamente 87 gli appartamenti ancora da ristrutturare (40 nel Comune di Pescara e 47 nei centri della Provincia di Pescara): per 8 alloggi, ubicati nel Comune di Pescara, e per 13, presenti nei Comuni della Provincia, sono state aperte le procedure di gara per l’affidamento dei lavori che hanno trovato copertura con i ricavi della Legge n. 560/93; per altri 66 alloggi, situati nei Comuni della Provincia, a fronte di un intervento stimato su 1.550.000 euro, a disposizione ci sono solo 314.000 euro. Il restante importo sarà reperito utilizzando le entrate derivanti dalle vendite di alloggi 2012-2013. «Il vero problema che dobbiamo oggi superare – ricorda Costanzi – è l’introduzione dell’IMU, che sarebbe estremamente pesante e non sopportabile per lungo tempo, se calcolata con l’aliquota del 3,8 per mille (con detrazioni prima casa): in questo caso vedrebbe esposta l’Ater a un esborso di 550.000 euro. Potrebbe addirittura determinare un collasso finanziario, se – osserva l’Amministratore Unico – l’IMU fosse, invece, calcolata sempre con l’aliquota del 3,8 per mille, ma senza detrazioni, e con una previsione economica per l’Ater di 1.363.000 euro. E’ auspicabile che il Comune di Pescara, al quale è destinato oltre il 90% dell’IMU totale dovuta da questo Ente, si attivasse a riconoscere il ruolo sociale svolto dall’edilizia residenziale pubblica e, con l’impegno fattivo dell’Assessore comunale alla Politica Casa, che ha sempre dimostrato particolare attenzione ai problemi sociali, ridurre l’aliquota comunale dell’IMU sugli alloggi Ater. Soltanto attraverso una razionalizzazione del sistema fiscale, tra l’altro già avviata dal Governo che ha rinunciato alla propria aliquota di competenza del 3,8 per mille, può essere in parte compensata la scarsità di risorse finanziarie necessarie a soddisfare adeguatamente la domanda di alloggi per le famiglie, garantire la manutenzione degli immobili e arginare le problematiche sociali già in atto nei quartieri»
Redazione Independent