“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Allarme siccità: nel 2100 l’Abruzzo sarà desertificato
L’Università Gabriele D’annunzio ha prodotto uno studio, col fine orientare da subito i politici nostrani, attualmente in tutt’altre faccende affaccendati
La desertificazione avanza anche in Abruzzo, quella che è considerata la regione verde d’Europa. In occasione della giornata mondiale per la lotta alla desertificazione, che ricorre ogni 17 giugno, L’Università Gabriele D’annunzio ha prodotto uno studio, col fine orientare da subito i politici nostrani, attualmente in tutt’altre faccende affaccendati. Eppure il report, pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica Environmental Challenge,.fornisce spunticoncreti per affrontare gli impatti drammatici sul cambiamento climatico sulle risorse idriche per la sostenibilità futura. Il report ha analizzato le portate dei fiumi, le precipitazioni e le temperature a partire dal 1985, per determinare le variazioni passate ed avere una base per studiare i cambiamenti futuri in un arco temporale, fino al 2100. Tra i bacini fluviali abruzzesi lo studio si è concentrato su quello del fiume Aterno-Pescara, il più importante per estensione e portata in Abruzzo. I risultati della ricerca indicano un aumento della temperatura in tutti gli scenari, accompagnato da una diminuzione delle precipitazioni e della portatadel fiume Pescara. Ma da questo orecchio la classe politica al governo in Regione non sembra sentirci tant’è vero che, come è noto, l'Abruzzo ha il triste primato, dopo la Basilicata, della maggiore perdita dalle condutture pari 62,5% delle risorse idriche. Ma come riporta Il Centro i partiti di maggioranza in Regione sono piuttosto interessati allo Spoil System per il controllo negli Enti gestiti dalla regione tra cui appunto l’Ersi responsabile delle reti idriche colabrodo in Abruzzo.