“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Allarme Ufo al largo delle coste vastesi. Chi interviene?
Approvati tre nuovi pozzi petroliferi nella concessione "Rospo di Mare" : solo 11,5 miglia da Vasto e San Salvo
ALLARME UFO AL LARGO DELLE COSTE VASTESI. Il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente lo scorso 6 giugno ha espresso parere positivo al progetto della Edison spa per la realizzazione di tre nuovi pozzi petroliferi nella concessione Rospo Mare di fronte a Vasto, attiva da diversi anni. Oltre ai pozzi è previsto anche lo scavo di un dreno orizzontale nel giacimento. Il tutto avverrebbe a 11,5 miglia dalle spiagge di Vasto e S. Salvo.
"Si tratta di un progetto presentato nel 2009 - spiegano dalla segreteria di H2O Abruzzo - che è potuto andare avanti nonostante l'introduzione con il Decreto Prestigiacomo del 2010 del divieto di estrazione nelle 12 miglia. Infatti grazie al famigerato Decreto Passera del 2011 i procedimenti in essere sono stati "salvati". Lo stesso è avvenuto con Ombrina. In entrambi i casi, però, gli uffici ministeriali si sono ben guardati dal chiudere immediatamente i procedimenti non appena entrato in vigore il decreto Prestigiacomo; guarda caso di lì ad un anno è arrivato il salvagente del decreto Passera votato in maniera bipartisan".
Per il Forum Abruzzese dei Movimenti dell'Acqua è inaccettabile che si autorizzi all'ulteriore sfruttamento del territorio e del mare una multinazionale che in Abruzzo da anni dovrebbe bonificare e mettere in sicurezza Bussi e che ricorre anche al TAR (perdendo) rispetto alle ingiunzioni del Ministero dell'Ambiente per il risanamento delle discariche e dei terreni inquinati. Ricordiamo che le sostanze tossiche di Bussi continuano ad arrivare in quel mare dove oggi Edison potrà (forse) trivellare i suoi nuovi pozzi.
"Ora il Ministero - si legge nella nota - sta predisponendo il Decreto interministeriale di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale. Riteniamo che vi siano i margini per un intervento da parte della regione anche in questa fase, considerati i dubbi che riguardano l'iter procedurale seguito, anche per quanto riguarda la mancata ripubblicazione degli atti per le osservazioni. Infatti la documentazione progettuale risulta essere stata integrata nel 2012 e la stessa richiesta di A.I.A. con i relativi elaborati è stata avviata il 24/12/2012. In considerazione della sentenza del TAR Lazio su Ombrina con relativa ripubblicazione di tutti i documenti per le osservazioni (in scadenza proprio domani), questi aspetti sono come minimo da approfondire. In ogni caso il Forum chiede che la Regione e gli enti locali, in caso di adozione del Decreto, si impegnino per presentare un ricorso al TAR".
La documentazione sul progetto è disponibile sul sito http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/486
Reda Indep