“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Alla scoperta dei sapori di Spoltore: ecco il Podere della Torre
Dopo il successo di "Vedi cosa bevi" l'azienda agricola si fa sempre più "social"e annuncia la riconversione bio della vigna dalla prossima vendemmia
ALLA SCOPRETA DEI SAPORI DEL TERRITORIO: VOILA' IL PODERE DELLA TORRE. Nascosta in una meravigliosa zona collinare, ai confini tra Pescara ed il Comune di Spoltore, riside l'azienda agricola "Podere Della Torre", luogo di culto per chi è cercatore di sapori, già mezzo secolo di storia che si tramanda, di padre in figlio, grazie alla sapienza della famiglia Della Torre.
Noi siami qui per ascoltare i segreti della cantina. Ma subito quello che ci colpisce è percepire la passione che Diego (Della Torre) e Franco Graziano nutrono verso la campagna: un'esperienza unica che ti agevola nella scoperta della vigna, coltivata a varietà Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino, Cococciola (autoctoni), Chardonnay e Moscato.
Ancora prima della degustazione, che poi quando arriva, perchè se sei qui vieni a bere, ti colpisce come una carezza deliziosa, un'emozione che sa di buono perchè ciò che stai bevendo è eccezionale.
Parliamo del Tosca, ad esempio, il prodotto più impotante dell'azienda definito "un'autentica espressione del Montepulciano d'Abruzzo che racchiude potenza ed eleganza" dal sapiente enologo Donato Di Tommaso. "In realtà - aggiunge Graziano - siamo affezionati a tutti prodotti della cantina ma ce ne sono alcuni che ci sorprendono. Il Pecorino, per esempio, è una sorpresa".
L'azienda agricola Podere Della Torre è reduce dallo strepitoso successo di Cantine Aperte dove ha mostrato il meglio dei propri prodotti e della capacità "social" dei titolari con l'iniziativa "Vedi cosa Bene", un trionfo di "coccole" per le migliaia di persone che hanno partecipato alla manifestazione.
L'ultima novità della cantina spoltorese, un ulteriore passo verso l'eccellenza enogastronomica, è rappresentata da un ritorno alla natura, se possibile, ancora più profondo. "Siamo in riconversione bio - annuncia Diego - e già dalla vendemmia 2014 proveremo a far certificare il nostro vino come bio". E noi che beviamo, non possiamo che goderne. Seguite il nostro consiglio: un salto da queste parti fatelo!
La subredazione