“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
All'Aca perdite del 70%
Di Mattia lancia un messaggio ai sindaci/soci: «Via chi ha fatto disastri». Cda dell'azienda "cambiale" il 20 luglio
MONTESILVANO, VIA CHI SPRECA - «Sul rinnovo del CdA dell’Aca darò precise indicazioni al mio delegato che ho designato in questi giorni e che parteciperà all’assemblea del 20 luglio. Nella gestione della società acquedottistica bisogna voltare pagina, seguendo le logiche aziendalistiche dell’efficacia e dell’efficienza». Così interviene Attilio Di Mattia, Sindaco di Montesilvano, sull’emergenza idrica di questi giorni in vista dell’assemblea del 20 luglio. «Chi ha portato la società ad una situazione tanto disastrosa – continua Di Mattia - non merita di essere confermato. Punto, perché così funziona nelle aziende. E chi dovrà prendere il suo posto dovrà essere, non solo competente e preparato, ma anche capace di mettere in pratica strategie di riordino e di trasparenza per poter rilanciare la società. Serve, dunque, un manager capace di tagliare là dove è necessario e di risistemare la macchina per farla tornare a camminare. Date queste premesse, se poi questa professionalità ha una tessera di partito o anche tre, a me non interessa. Mi ritrovo alcune zone della Città in emergenza acqua in cui vivono famiglie che vogliono risposte. E dire loro che il problema è la perdita dell’oltre 70% di acqua non è sopportabile, soprattutto per gli alti costi che cittadini ed imprese sostengono. Adesso la misura è colma e la pagina deve essere girata». Chissà se alle parole seguiranno i fatti: per troppo tempo l'Aca è stata utilizzata dalla classe dirigente come una macchina per pagare le cambiali elettorali e fare favori agli "amici degli amici". Siamo fiduciosi. Almeno fino alla prossima smentita.
Marco Beffe