“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Aggredisce infermiera. Arrestata al pronto soccorso
Finisce in manette una 38enne ma il sindacato protesta: “Garantire la sicurezza dei lavoratori e un obbligo”
Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato per il reato di lesioni aggravate e denunciato per interruzione di pubblico servizio una 38enne residente nel Pescarese. I fatti si sono verificati lo scorso fine settimana presso i locali del pronto soccorso di Pescara. Al numero di emergenza è giunta infatti una richiesta di intervento da parte del personale sanitario che segnalava la presenza di una donna che, lamentando un malessere, pretendeva di essere immediatamente visitata. Non ottenendo quanto richiesto, la 38enne ha perso la pazienza diventando violenta e dopo aver inveito e minacciato i sanitari per concludere con l’aggressione fisica di una delle infermiere presenti nel nosocomio. Gli agenti giunti sul luogo dell'emergenza hanno subito rintracciato la donna, in evidente stato di alterazione, mentre continuava nella sua performance solitaria. Riportata la calma, i poliziotti sono riusciti a ricostruire la vicenda che si è conclusa con il suo arresto.
“Il pronto intervento degli agenti è la conseguenza di una strategia adottata per garantire un maggiore controllo presso il locale ospedale volto a contrastare sempre più efficacemente i fenomeni di violenza contro gli operatori sanitari, incidendo positivamente sul versante della sicurezza”, spiegano dalla Questura di via Pesaro.
Sulla vicenda è intervenuta la CISL FP che condanna con assoluta fermezza l’aggressione avvenuta. “Si tratta - scrivono in una nota - di un atto di violenza inaccettabile, che evidenzia ancora una volta la crescente pericolosità delle condizioni di lavoro del personale sanitario”.
“Questo episodio si inserisce in un quadro allarmante di aggressioni e minacce ai danni di chi, ogni giorno, si dedica con professionalità e dedizione alla cura dei cittadini. Non è più tollerabile che medici, infermieri e operatori sanitari continuino a lavorare in un ambiente insicuro, dove la loro incolumità è costantemente a rischio”, precisano quelli del sindacato sottolineando anche che: “ Non possiamo inoltre ignorare che nel nuovo CCNL del comparto sanità, che la CGIL, la UIL e Nursing Up hanno scelto di non sottoscrivere, erano previste soluzioni concrete proprio in materia di sicurezza e tutela del personale. Il contratto avrebbe introdotto strumenti fondamentali per prevenire e contrastare episodi di violenza nei luoghi di lavoro, offrendo maggiore protezione agli operatori sanitari. La mancata sottoscrizione di questo accordo rappresenta un’occasione persa per garantire migliori condizioni di sicurezza a chi opera quotidianamente nei nostri ospedali”.
Infine: “Per questo motivo, chiediamo alla Direzione Generale un intervento immediato e concreto per rafforzare la sicurezza nelle strutture sanitarie. È indispensabile l’adozione di misure urgenti, tra cui un incremento della vigilanza, l’implementazione di sistemi di sicurezza più efficaci e una formazione specifica per la gestione di situazioni critiche”.