“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Addio caro Enzo
Jannacci se ne andato a 77 anni dopo una lunga malattia. Artista della scuola milanese, inventò la clown therapy
ADDIO A ENZO JANNACCI. Se ne andato a 77 anni Enzo Jannacci, dopo una lunga malattia. E' stato uno dei più grandi cantautori italiani cresciuto in quella grande officina culturale ai tempi della Milano da bere insieme a un elenco sterminato di artisti come Giorgio Gaber, il suo grande amico, ad Adriano Celentano, Dario Fo, Franca Rame, Cochi e Renato, Paolo Rossi ecc. Era un personaggio eclettico pieno d'ironia, irripetibile e perfino inimitabile. C'è stato un tempo in cui non c'era chi non canticchiava il tormentone "Vengo anch'io". L'autore di " Ci vuole orecchio", "El portava i scarp del tennis" e di "Quelli che" e de "L'Armando" non è stato però solo un grande musicista, cabarettista e attore.
JANNACCI CANTAUTORE E MEDICO CARDIOLOGO. Enzo era anche un bravo medico specializzatosi in cardiologia con l'equipe di Barnard. Dall'ospedale di Cantù dove ha prestato servizio, ci viene la testimonianza più vera, di questo personaggio profondamente umano. Quando passava nellencorsie trasmetteva allegria ai degenti e al personale medico e infermieristico che ancora lo ricorda quando in milanese invitava i malati a fare una bella cantata e gridando diceva" cià che fèmm una càntada". Chi entrava in ospedale in quei momenti pensava di aver sbagliato indirizzo e di trovarsi nel bel mezzo di una
festa. Era così che Enzo sollevava il morale dei suoi pazienti. Aveva inventato senza saperlo la clown terapy oggi tanto in voga.
Clemente Manzo