“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ad Ortona 500mila metri cubi di fanghi del fiume Pescara
In città sta montando la protesta contro le decisioni del governo regionale. Annunciata la costruzione in zona Lido Saraceni di deposito di stoccaggio GPL
FANGO E NUBI SUL PORTO DI ORTONA. Ortona risolverà i problemi del dragaggio del fiume Pescara: cioè ospitando i fanghi velenosi del porto pescarese alle prese con l'annosa questione del dragaggio (iter iniziato 1 gennaio). Attualmente si parla di 30.000 metri cubi di reflui del fiume, oggi custoditi nelle vasche di colmata. Secondo altre fonti bene informate, però, lo scalo fluviale ortonese dovrebbe stoccarne complessivamente altri 450.000 mq: cioè una enormità, a cui si andranno ad aggiungere i 600.000 del dragaggio del porto di Ortona. La questione, manco a dirlo, sta facendo arrabbiare la cittadinanza ed il centrodestra, guidato dal consigliere regionale Mauro Febbo, ha tenuto questa mattina una dura conferenza stampa a cui ha partecipato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Tommaso Cieri ed il vice Coordinatore regionale di Forza Italia, Lucio Cieri.
L'ALTRA SPINA: IL DEPOSITO GPL. L'altra spina nel fianco che minaccia la città è rappresentata dall'ipotesi di construzione, nelle vicinanze del Lido Saraceni, una zona ad alta vocazione turistica, di un impianto di stoccaggio di GPL da 25.000 mq, con ben 5 depositi del raggio di 20 metri x15 metri. Secondo Tommaso Cieri la città è completamente all'oscuro dell'iniziativa della giunta comunale. “Ho cercato di capire - incalza il consigliere - se si è trattato di una negligenza voluta ma verrebbe da pensare che ci sia stata malafede. Siamo di fronte a un progetto importante che sviluppa 25.000 mq di GPL che non sono uno scherzo con tutte le dirette conseguenze”.
Redazione Independent