“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Acerbo, ma manco tanto. Castigati sia D'Alfonso che Chiodi
Il candidato governatore di "Un'Altra Regione con Acerbo" ripete come un mantra il verbo: «Bisogna combattere i due centrodestra»
ACERBO FA SCAPPARE CHIODI E D'ALFONSO. Maurizio Acerbo sta conducendo una super campagna elettorale, forse la migliore da quando è in politica, cioè da sempre, con la sua vis polemica "risveglia" coscienze.
Prima, ha fatto scappare Luciano D'Alfonso dagli studi di Rete 8 paragonandolo a Massimo Ciancimino, il figlio dell'ex sindaco di Palermo condannato per mafia, e domandadogli come si faccia a vivere senza bancomat per anni.
Poi è toccato a Gianni Chiodi che stuzzicato su sanità e sulla ricostruzione di L'Aquila ha lasciato in anticipo gli studi di LAQTV in polemica col candidato di "Un'Altra Regione con Acerbo".
Nella trasmissione "La Sfida" condotta da Luca Bergamotto c'era anche la candidata grillina, Sara Marcozzi, divertia da quello che stava accandendo nello studio.
"Sei diventato grillino pure tu", ha detto Acerbo a Chiodi facendogli perdere le staffe. "Me ne vado. Basta. Adesso conduci tu", ha replicato il governatore mettendo la parola fine al confronto con gli altri due candidati.
Redazione Independent