“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Acerbo interview su Mascia
«Oggi ho risposto al telefono alle domande per un sondaggio sulla città di Pescara». Già, ma chi paga?
SONDAGGI DI PARTE A SPESE DEI CITTADINI? - «Oggi pomeriggio ho risposto al telefono alle domande per un sondaggio della Data Monitor sulla città di Pescara. Si tratta evidentemente della società incaricata dalla Giunta Mascia di sondare le opinioni dei cittadini. Il tutto ovviamente pagato dal Comune con i soldi del contribuente», ha scritto il consigliere comunale Maurizio Acerbo. Per Acerbo questo uso delle risorse pubbliche per valutare il gradimento dell'Attibità amministrattiva è «di uso improprio»
MARKETING TELEFONICO - Molto curiosa e simpatica è la valutazione che fa il consigliere di Rifondazione Comunista sull'incarico affidato alla Data Monitor. «Non ci vuole molto per capire - ha spiegato Acerbo - che più che rilevare il gradimento dei servizi offerti dal comune si tratta di marketing telefonico volto a pubblicizzare l’operato dell’amministrazione o – meglio – a dare l’idea che l’amministrazione si sta dando molto da fare». E, poi, ancora: «Trovo poi davvero scorretto che si usi denaro pubblico per chiedere ai cittadini se il sindaco è simpatico, onesto, preparato, efficiente, dinamico, ecc. Queste cose politici e partiti se vogliono saperle utilizzino i soldi propri o quelli del munifico finanziamento pubblico che ricevono ma non le risorse dell’ente. Non è giusto che i cittadini debbano pagare l’IMU per consentire a Mascia di aumentare la propria autostima».
Reda Inde