“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Aca: rinviata assemblea per eleggere un Cda. Di Baldassarre: "Non sono più disponibile"
Ventuno sindaci avevano chiesto all'avvocato di continuare. Firmato documento per nominare un Consiglio di Amministrazione invece di un Amministratore Unico
ACA: SI VA VERSO IL CDA MA L'ASSEMBLEA E' STATA RINVIATA. Rinviata l'assemblea per eleggere un cda "Non c'è la mia disponibilità a continuare": l'amministratore unico dell'Aca S.p.A Vincenzo Di Baldassarre ha risposto così alla richiesta avanzata da 21 sindaci di confermarlo alla guida della società. La decisione è stata commentata dal sindaco di Chieti Umberto Di Primio nel corso dell'assemblea, come "una lezione di moralità": " Evidentemente ci sono uomini che non sono disposti a tutto per un incarico", ha concluso Di Primio. In apertura dei lavori sia alcuni sindaci che il commissario giudiziale Guglielmo Lancasteri hanno sottolineato la necessità di procedere al rinnovo immediato della governance visto che l'Aca si trova in procedura concordataria e che un rinvio avrebbe comportato una vera e propria paralisi e messo a rischio il pagamento dei debiti accumulati durante le precedenti gestioni e anche l'abbattimento di 35 milioni della mole debitoria consentito dalla procedura concordataria.
CHI HA VOTATO PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. I comuni soci che hanno votato il documento durante l'assemblea per il rinvio ma anche per eleggere un Consiglio di Amministrazione invece che proseguire per la strada dell'Amministratore Unico sono: Abbateggio, Alanno, Bolognano, Bucchianico, Caramanico Terme, Castiglione a Casauria, Cugnoli, Fara Filiorum Petri, Farindola, Francavilla al Mare, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Miglianico, Montebello di Bertona, Montesilvano, Nocciano, Ortona, Penne, Pescara, Pietranico, Pineto, Pretoro, Roccamontepiano, Roccamorice, San Giovanni Teatino, San Valentino AC, Silvi, Spoltore, Tollo, Torre de’ Passeri, Vicoli, Villa Magna. L'ex consigliere regionale Maurizio Acerbo li accusa di avere votato "sotto dettatura dalfonsiana" e che sta per tornare il cosiddetto "partitito dell'acqua", lo stesso che "ha indebitato l'Aca per milioni e milioni di euro"
RAPINO, PD ABRUZZO, SU QUESTIONE ACA. "A partire da oggi si apre la terza fase all’interno dell’ACA. Per questo sarà indispensabile mettere al centro dell'attenzione: la vita del ciclo idrico e l'importanza delle acque pulite" - commenta così il Segretario dei dem Abruzzo. "La gestione appena conclusa della Azienda Comprensoriale Acquedottistica ha prodotto delle utilità che oggi dobbiamo riconoscere. Allo stesso modo - continua il Segretario - dobbiamo iniziare a guardare avanti e l'unica maniera che abbiamo per farlo è rilanciare sugli investimenti, trovando la maniera giusta per dare risposte sulla qualità delle nostre acque. Sono certo - conclude - che il linea con queste priorità saranno scelte personalità che per competenze e impegno saranno in grado di rispondere alle sfide che ci attendono."
Redazione Independent