“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Abruzzo, economia in ripresa nell'ultimo anno
Tante ombre ancora, ma anche qualche luce da cui ripartire: la fotografia dell'economia abruzzese scattata come di consueto dal Cresa nel rapporto annuale evidenzia appunto quali sono i trend
ABRUZZO: ECONOMIA IN RIPRESA NELL'ULTIMO ANNO. Tante ombre ancora, ma anche qualche luce da cui ripartire: la fotografia dell'economia abruzzese scattata come di consueto dal Cresa nel rapporto annuale evidenzia appunto quali sono i trend in atto nella nostra regione, che deve ora cercare di consolidare la crescita per agganciare la ripresa che sembra essere in atto nel resto del Paese, Meridione incluso.
L'ANALISI DEL CRESA. L'elaborazione del Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali istituito dalle Camere di Commercio del territorio, che quest'anno per la prima volta è stato distribuito in forma esclusivamente digitale, prende in considerazione i dati consolidati alla fine del 2016: un anno comunque positivo, seppur non all'altezza di un 2015 "straordinario", chiuso con una crescita del prodotto interno lordo (il "famigerato" PIL) regionale del 2,1 per cento su base annua, pari al doppio della media italiana, e archiviato con un modesto decremento di 0,2 punti percentuali.
L'ECONOMIA IN ABRUZZO. Analizzando il profilo settoriale, il segno meno è addebitabile al negativo andamento della manifattura, che perde 2,2 punti rispetto al 2015, e soprattutto dell’agricoltura (addirittura meno 4,5 per cento in appena dodici mesi), che le buone performance degli altri comparti non riescono a compensare a pieno. Eppure, per l'edilizia è stato un anno positivo, con un incremento di quasi 3 punti percentuali.
AZIENDE DI SUCCESSO. Lo stato di salute positivo dell'ambito delle costruzioni, e l'equilibrio raggiunto dai servizi, è in qualche modo confermato anche dalla crescita delle aziende che lavorano a supporto del sistema: particolarmente significativa, anche per il territorio regionale, è in particolare l'espansione di Giffi Noleggi, che nell'ultimo triennio ha aperto diverse sedi su base nazionale, portando i servizi di noleggio piattaforme aree e noleggio furgoni a L'Aquila e Chieti, per restare in Abruzzo, ma anche a Roma (due sedi), Bologna, Frosinone, Rimini e Aprilia.
IL TREND IMPRENDITORIALE. Al successo di questo gruppo, che ha puntato sull'integrazione tra innovazione e tradizione, fa da contraltare una stagnazione generale del sistema imprenditoriale abruzzese, che secondo il Cresa continua a evidenziare segnali di difficoltà, soprattutto considerando la diminuzione delle imprese attive (meno 0,3 per cento) e quella delle iscrizioni alle Camere di Commercio (meno 4,2 per cento). La "luce", in questo senso, arriva dal calo consistente delle cancellazioni, che nel 2016 sono diminuite di 6,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente, segnale di speranza per la ripresa dell'economia regionale.
MIGLIORA L'OCCUPAZIONE. Gli altri segni più messi in risalto dal rapporto annuale arrivano dal mercato del lavoro e dalle dinamiche dell'export: per quanto riguarda l'occupazione, si sottolinea un incremento di 7 mila unità tra il 2015 e il 2016, che in termini relativi sono pari all'1,3 per cento, grazie a una forte espansione dei servizi (mentre invece nell'edilizia c'è stata una piccola contrazione).
BENE L'EXPORT. Per quanto riguarda le esportazioni, l'Abruzzo si è ben distinto nel corso dell'anno 2016: le vendite estere dei prodotti manifatturieri hanno visto un incremento di quasi 10 punti percentuali, dato molto superiore a quello medio nazionale (1,2 per cento), trainate dalle performance brillanti di settori come mezzi di trasporto e macchine ed apparecchiature, che si sono imposti come fulcri che concentrano la struttura dell’export regionale.
Redazione Independent