“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Abruzzo. Orso in pericolo
Una società vuole realizzare un parco eolico nella casa dell'orso a Pizzoferrato. Appello a Chiodi: «Fermateli»
PARCO EOLICO A PIZZOFERRATO. MINACCIA PER L'ORSO. ll Comitato per la Valutazione dell'Impatto Ambientale della Regione, presieduta dall'architetto Sorgi, riunita ieri a L'Aquila per decidere sul Parco Eolico di Pizzoferrato in provincia di Chieti, ha rinviato ulteriormente la decisione di concedere o meno l'autorizzazione all'impianto. Il problema di per sè non ci sarebbe. Ma è arcinoto (a tutti gli abruzzesi) che da quelle parti - stiamo parlando di uno dei paesaggi più integri di tutto l'Appennino - vive la specie animale più preziosa, e più a rischio, della nostra terra l'orso bruno marsicano. In Abruzzo la popolazione è purtroppo ormai ridotta ad una cinquantina di esemplari ed è dunque davvero necessario preservarne il territorio e l'habitat. Una centrale eolica, con tutto ciò che comporta, anche in fatto di rumore delle pale, è chiaramente incompatibile con la presenza dell'orso senza parlare della devastazione che arrecherebbe ad un paesaggio che è rimasto lo stesso dell'800 cosi come testimoniano i dipinti di alcuni artisti anglosassoni che fecero di Pizzoferrato la loro residenza.
IMPOSSIBILE NEGARE LA PRESENZA DELL'ORSO. A noi risulta che tutti gli Enti e gli esperti tecnico-istituzionali, interpellati dalla Commissione, abbiano ampiamente dimostrato la presenza continua ed importante dell'orso in loco e la centralità di quell'area per l'espansione della specie (uno degli obiettivi del Patom sottoscritto anche dalla Regione Abruzzo) ad eccezione del perito che rappresenta la Ditta che intende installare le enormi pale eoliche per cui non ci spieghiamo la decisione della commissione che ha deciso l'ennesimo rinvio. Di quale altro parere ha bisogno l'Arch Sorgi per bocciare un progetto nato tra le proteste dei comitati locali e delle associazioni ambientaliste regionali ? L'Abruzzo ha bisogno di turismo e di aree protette non di fallimentari impianti eolici pagati dagli incentivi che noi tutti siamo costretti a pagare in bolletta e certamente non ha bisogno di massacrare il suo territorio come gia' avvenuto in regioni vicine alla nostra come in Molise. Non solo l'orso marsicano è una specie che la stessa Europa ci impone di proteggere attraverso la Direttiva Habitat che lo Stato italiano ha sottoscritto e non tenerne conto ci espone a pesanti sanzioni, per cui l'appello che rivolgiamo da queste colonne al Governatore Chiodi è di mantenere la promessa che fece, non molto tempo fa, di impedire l'inutile e devastante proliferare di questi impianti sulle nostre montagne.
La (sub)redazione